Mosca ferma agente CIA ma puzza di montatura

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Mosca ferma agente CIA ma puzza di montatura

14 Maggio 2013

Un diplomatico americano in Russia, Ryan Fogle, è stato fermato dall’FSB (gli eredi del KGB) con l’accusa di essere un agente della CIA e di aver cercato di corrompere un agente del controspionaggio russo. Mosca ha dato grande rilevanza al caso, ripreso da Russia Today e altri media, diffondendo la foto di Fogle che viene ammanettato per le strade di Mosca.

Qualcosa però non torna nella operazione dei russi. L’impressione, secondo gli analisti, è che i russi abbiano “montato” il caso. Il diplomatico americano, infatti, sarebbe stato così stupido da girare in tasca con un sacco di soldi, una lettera in cui si offriva un milione di dollari all’agente russo in cambio di collaborazione, e addirittura le istruzioni scritte su come collaborare con gli americani.

Se aggiungiamo che l’agente russo ‘attenzionato’ era uno specialista di Caucaso, Cecenia e Daghestan,bisogna chiedersi se questa non sia la risposta di Mosca alle polemiche che hanno fatto seguito all’attentato di Boston, quando FBI e servizi americani lamentarono scarsa collaborazione da parte di Mosca. Fogle è stato dichiarato “persona non gradita” dalle autorità di Mosca e verrà rimpatriato non potendo essere arrestato visto il suo ruolo in ambasciata.

Dopo la fine dell’Unione Sovietica il “grande gioco” combattuto dagli agenti segreti americani e russi sembrava destinato a trascolorare in una più stretta collaborazione tra le due potenze, ma Washington e Mosca hanno continuato a mantenere attivi i loro apparati di spionaggio nelle capitali dell’avversario.

L’anno scorso, per esempio, era toccato ai russi vedere alcuni dei loro uomini finire nelle mani degli americani. Come dire, la mossa di Putin andrebbe letta in quel voler coltivare un “antiamericanismo” utile per fini di propaganda interna – come ci hanno insegnato le operazioni del Cremlino contro le ONG straniere. Nel frattempo, negli Usa continua ad avere enorme successo la prima serie, appena terminata, di "The Americans", un telefilm che racconta la storia di due infiltrati sovietici del KGB negli Usa durante la presidenza Reagan.