Mosca. Il Cremlino vieta manifesti di Stalin per il 9 maggio
29 Aprile 2010
di redazione
Nessun manifesto di Josef Stalin. E’ quanto ha intimato il Cremlino, che ha proibito i manifesti con il ritratto del dittatore sovietico a Mosca durante la cerimonia di commemorazione della vittoria nella II Guerra mondiale del 9 maggio.
Lo riferiscono i media locali, ricordando che finora Mosca aveva difeso la presenza dei grandi ritratti di Stalin per il 65esimo anniversario della fine del conflitto, ma poi ha cambiato idea, per rispetto dei leader invitati alla cerimonia, come il cancelliere tedesco Angela Merkel. Bandite dalla capitale, le gigantografie di Stalin verranno però esposte ai raduni dei veterani e negli eventi di altre città come Vladivostok, scrive il quotidiano "Kommersant".
Personaggio che suscita nette divisioni in Russia, da alcuni è ancora visto come l’eroe della vittoria contro la Germania, Stalin è stato il responsabile della prigionia e della morte di milioni di persone vittime della sua repressione durante la dittatura. Secondo lo storico Rudolph Joseph Rummel le vittime dei gulag, i campi di lavoro forzato concepiti per gli oppositori dell’Unione Sovietica, sono state circa 39 milioni.
Di recente il presidente Dmitri Medvedev è tornato a condannare la repressione stalinista e il suo regime del terrore.