Mosca, una donna brandisce la testa di una bimba e grida: Allah è grande

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Mosca, una donna brandisce la testa di una bimba e grida: Allah è grande

29 Febbraio 2016

Scene terrificanti a Mosca. Nei pressi della stazione della metropolitana "Oktjabrskoe pole", zona abbastanza centrale della capitale russa, una donna brandiva la testa di una bambina mozzata in braccio e intanto gridava: "Allah akbar!" (Allah è grande). La donna, in burqa, forse una “njanja”, una baby sitter è stata arrestata. La bambina aveva probabilmente 3-4 anni. I testimoni hanno riferito che una delle uscite della stazione è stata chiusa e che la polizia si trova sul posto. 

 

Nella ricostruzione dei fatti la donna avrebbe dato fuoco all’appartamento dopo aver decapitato la piccola. I genitori della bambina uccisa erano usciti con il figlio maggiore. LifeNews afferma che l’infanticidio sarebbe stato commesso in seguito al "tradimento del marito" della baby sitter ma non è chiaro il legame tra i due fatti. 

 

Per adesso gli inquirenti indagano per omicidio e non per terrorismo. La donna, secondo un video amatoriale in circolazione, ha minacciato di farsi esplodere vicino alla fermata della metropolitana Oktiabrskoe. Ancora pochi e incerti, dunque, i dettagli della vicenda agghiacciante.