Mose, Cantone: “Più grave di Expo, corruzione penetrante”
06 Giugno 2014
di redazione
Secondo il commissario Cantone "cambiare le regole non basta, serve discontinuità politica e culturale" dice il capo della anticorruzione a RadioUno definendo la inchiesta sul Mose "inquietante", una "corruzione davvero penetrante, che viene in qualche modo favorita dalla quantità enorme di denaro che gira quando si tratta di grandi opere". Insomma, uno scandalo ancora più pericoloso di quello di Expo. Matteo Renzi e il commissario anticorruzione Cantone hanno stigmatizzato il presunto scandalo delle tangenti sul Mose, la grande opera per salvare dalle acque Venezoa. "Un politico indagato per corruzione lo indagherei per alto tradimento", dice il premier Matteo Renzi. "Il problema della corruzione non sono le regole che non ci sono ma quelle che non si rispettano", che non nasconde la "enorme amarezza" per le indagini in corso. "Smettiamo di dire che ci sono i ladri perché non ci sono le regole: la gente che ruba va mandata a casa. Il problema delle tangenti non sta nelle regole ma nei ladri".