Mose: Renzi, Grasso e Cantone uniti contro la corruzione. “Via chi ruba”
07 Giugno 2014
di redazione
Il premier Matteo Renzi annuncia un intervento strutturale e radicale per combattere la piaga della corruzione: regole nuove per gli appalti, "Daspo" per i politici corrotti, "calci nel sedere" a chi ruba, compresi i politici del suo partito. E’ la reazione del premier dopo il nuovo scandalo sulle presunte tangenti del Mose, una reazione "ferrea", la definisce Renzi, su cui il governo si gioca la propria credibilità. In settimana, il capo della anticorruzione, Raffaele Cantone, avrà i poteri che ha chiesto: non si tratta di poteri speciali ma di poter "incidere" sulla realtà. Mentre il presidente del Senato, Grasso, propone che la Direzione distrettuale antimafia possa combattere la corruzione con gli stessi poteri che ha per contrastare la criminalità organizzata. Sempre secondo Grasso, i politici corrotti devono decadere ed essere incandidabili.