Mosul: gruppi Sciiti contro ISIS, appello dei Cattolici di Bertella
29 Ottobre 2016
Le truppe paramilitari degli Sciiti hanno lanciato una offensiva a ovest di Mosul per liberare Tal Afar, roccaforte dell’Isis. Le Forze di mobilitazione popolare – questo il nome dei gruppi paramilitari sciiti – hanno annunciato di voler liberare al più presto la città dallo Stato islamico. Intanto i ricercatori di Amnesty International presenti nell’Iraq settentrionale hanno dichiarato che le operazioni militari per strappare Mosul e le zone circostanti dal gruppo armato denominatosi Stato islamico (Is) stanno mettendo in pericolo i civili coinvolti nei combattimenti e in alcuni casi usati come scudi umani dall’Isis.
“Con oltre un milione di persone ancora bloccate a Mosul e nei dintorni, il rischio per i civili è estremamente alto. Di fronte all’avanzata delle forze Irachene, il profondo disprezzo dell’Isis per l’incolumità dei civili e il suo apparente deliberato uso degli scudi umani aumentano i pericoli per le persone intrappolate nelle zone dove sono in corso i combattimenti” – ha dichiarato Lynn Maalouf, vicedirettrice per le ricerche presso l’Ufficio regionale di Amnesty International di Beirut.
Arriva anche l’appello del parroco della chiesa cattolica di Bertella: i seguaci di Abu Bakr al Baghdadi “sono soldati del Diavolo. Il Santo Padre, i cattolici Italiani, l’Europa ci aiuti. Aiutateci”. “Avevo messo questa porta con le mie mani”, dice commosso il religioso, davanti all’ingresso della chiesa, che è stata data alle fiamme dall’Isis prima della riconquista da parte delle forze speciali di Baghdad, sostenute dalle milizie sciite-irachene. Lo scenario e’ delirante: i miliziani di Baghdadi hanno spezzato le croci, tutte. A Bertella nel 2014 c’erano 23.000 abitanti. Il 70% di religione cristiana, tra ortodossi e cattolici. Il resto musulmani. Ora sulla chiesa di San Giorgio sventola la bandiera dell’Iraq, e le milizie sciite hanno coperto i simboli dell’Isis con le proprie effigi.