Mosul, Pinotti: soldati italiani non partecipano a offensiva irachena

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Mosul, Pinotti: soldati italiani non partecipano a offensiva irachena

18 Ottobre 2016

I soldati italiani non parteciperanno alla battaglia di Mosul, a dirlo il ministro della difesa Pinotti. L’Italia – ha spiegato Pinotti nel corso della trasmissione Otto e Mezzo su La7 – fa parte della coalizione internazionale che combatte contro l’Isis ma nessun militare italiano parteciperà alla ripresa di Mosul o sarà in alcun modo coinvolto. 

Il ministro ha ricordato che “la diga di Mosul non è vicinissima alla città, dista 20-30 chilometri. Sapevamo che la situazione irachena comporta dei rischi ma è stato approntato un dispositivo di sicurezza per lasciare tranquilli i nostri militare e i dipendenti della Trevi”. A proposito dell’offensiva in atto in queste ore il ministro precisa: “Noi facciamo parte di una coalizione internazionale e siamo informati delle decisioni attraverso i canali militari. Sappiamo con precisione che cosa accade, anche se nessun nostro soldato parteciperà alla ripresa della città dove è impegnato l’esercito iracheno”. 

Nel corso del programma il ministro ha anche parlato dei rapporti con la Russia, ricordando che “la posizione italiana è sempre stata quella di mantenere il dialogo aperto con Mosca” e, relativamente a dispiegamento di 155 militari italiani in Lettonia in ambito Nato, il ministro ha precisato: “non ci sarà lo spostamento di comandi della Nato ad est e l’esercitazione sarà temporanea, limitata ad un contributo poco più che simbolico di 150 militari, su cui si pronuncerà il Parlamento”. 

Le forze irachene, sostenute dalla coalizione internazionale, hanno lanciato ieri l’offensiva per riprendere il controllo di Mosul, roccaforte dello Stato islamico in Iraq. Due anni dopo che i jihadisti presero il controllo della località abitata da 1,5 milioni di abitanti e dichiararono la nascita di un ‘califfato’ tra Siria e Iraq, circa 30mila soldati delle forze di Baghdad, curde peshmerga e di milizie tribali hanno dato il via all’avanzata. 

Ieri sulla città erano state lanciate decine di migliaia di volantini, che annunciavano l’imminente avvio dell’offensiva contro i jihadisti. A dare l’annuncio dell’operazione è stato il premier Haider al-Abadi, in un discorso in tv: “Annuncio l’inizio delle eroiche operazioni per liberarvi dal terrore e dall’oppressione di Daesh“, acronimo arabo per il gruppo terrorista. “Ci incontreremo presto a Mosul per celebrare la liberazione”, ha aggiunto, circondato dai vertici militari.

Sempre ieri il Pentagono ha affermato che l’avanzata delle truppe regolari irachene procede spedita, più veloce del previsto, ma che ci “vorrà del tempo” per espugnare la roccaforte dei miliziani del Califfato.