MPS, bene a Piazza Affari, male in Tribunale

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MPS, bene a Piazza Affari, male in Tribunale

19 Ottobre 2016

Piazza Affari chiude con un rialzo del Ftse Mib dello 0,46% e tra i big del listino la migliore performance è quella di Mps. Monte Paschi Siena chiude con un rialzo del 7,11%, scambi pari al 10,2% del capitale e capitalizzazione risalita a 610 mln. Va detto però che il titolo, prima di ricominciare a salire, aveva accumulato una flessione annuale intorno al 90%. L’impennata in borsa per la banca senese deriva dalle attese sul piano di ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro.

Male, invece, in tribunale. Mps non ha “predisposto un adeguato modello organizzativo idoneo ad impedire” ai suoi ex vertici di commettere, tra il 2008 e il 2012, i reati di falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza di Consob e Bankitalia e falso in prospetto. Lo scrive il gup di Milano, Livio Cristofano, nelle motivazioni della sentenza di patteggiamento del 14 ottobre scorso.

Mps è uscita dal procedimento giudiziario attraverso il pagamento di una sanzione pecuniaria da 600 mila euro e la confisca di 10 milioni, cifra che equivale al “profitto del reato” commesso dai suoi ex dirigenti. Tra le 13 persone rinviate a giudizio, ci sono 6 ex manager di Rocca Salimbeni. I dirigenti, sottolinea il giudice nel provvedimento, “determinavano un vantaggio per l’ente, consistito nella esposizione di una situazione contabile, finanziaria e patrimoniale difforme dalla realtà”.

Sempre secondo l’accusa, per occultare delle somme di denaro gli ex vertici di Mps avrebbero comunicato ai mercati “fatti materiali non rispondenti al vero”, omettendo “informazioni, la cui comunicazione è imposta dalla legge, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Banca Mps” con l’obiettivo di “indurre in errore i destinatari”. Attraverso altre operazioni realizzate tra il 2008 e il 2012 (oltre ad “Alexandria”, anche il derivato “Santorini”, il prestito ibrido “Fresh” e l’operazione di cartolarizzazione immobiliare “Chianti Classico”) gli ex manager avrebbero provocato un “danno di rilevante entità” per i conti della banca toscana.

Lunedì prossimo, dopo il varo del nuovo piano industriale di Mps, l’amministratore delegato dell’istituto Marco Morelli incontrerà i sindacati. Lo riferiscono fonti sindacali, spiegando che Morelli illustrerà i contenuti del documento approvato dal cda.