Mps in attesa della Bce. Piano Passera bocciato

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Mps in attesa della Bce. Piano Passera bocciato

29 Luglio 2016

Giornata importante quella di oggi per il Monte dei Paschi di Siena: la Bce comunicherà la sua decisione in merito al piano di messa in sicurezza presentato dall’istituto di Rocca Salimbeni e che si basa sulla smaltimento. Il piano prevede una maxi cartolarizzazione a cui parteciperà anche il Fondo Atlante di 9 miliardi di euro di sofferenze e un aumento di capitale da 5 miliardi, realizzato interamente con capitali privati raccolti dalla JP Morgan e da Mediobanca.

Ieri poi è arrivato un altro, ennesimo colpo di scena in merito alla banca senese. L’ex Ceo di Intesa Sanpaolo ed ex ministro dell’Economia Corrado Passera ha presentato un piano alternativo con il sostegno finanziario del gruppo svizzero Ubs, oggi guidato dal ceo Sergio Ermotti, e che oggi verrà presentato nel cda del Mps.

Banca Monte dei Paschi di Siena avrebbe rigettato, però, la proposta avanzata da Corrado Passera sul futuro dell’istituto senese. Lo riportano indiscrezioni stampa che citano fonti vicine alla vicenda.

Oltre a Passera anche UBS ha presentato un piano alternativo al programma di messa in sicurezza della banca già spedito alla BCE e, dalla quale l’istituto toscano ne attende l’approvazione. 

Monte dei Paschi di Siena ha ricevuto due lettere: una da parte di Corrado Passera ed una da parte di UBS contenenti proposte inerenti la Banca. Lo ha comunicato lo stesso istituto precisando che informerà il mercato sugli approfondimenti in merito.

Il piano dell’ex ministro dell’Economia e di Ubs prevedeva, secondo le indiscrezioni, la cancellazione dei subordinati in mano agli istituzionali. Se la banca svizzera avesse garantito sufficienti risorse finanziarie, con il piano i problemi del Monte avrebbero potuto essere risolti senza l’intervento del fondo Atlante. Evidentemente il mercato non credeva nella fattibilità del progetto.

Secondo le voci il piano di Mps prevede la dismissione di 10 miliardi di sofferenze nette in una sola operazione e un successivo aumento di capitale da 5 miliardi di euro circa.