Mps, Quagliariello: Governo complice venga in Parlamento

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Mps, Quagliariello: Governo complice venga in Parlamento

21 Settembre 2016

“Il Monte dei Paschi di Siena è la più antica banca italiana e il governo, con circa il 4 per cento, ne è il primo azionista. Alla luce di questa posizione, a fine luglio il ministro Padoan si è esposto elargendo pubbliche rassicurazioni tanto all’Unione europea quanto all’opinione pubblica del nostro Paese per un asserito piano di risanamento da attuarsi entro Natale, che avrebbe mantenuto la continuità della dirigenza Mps e immesso cinque miliardi nell’istituto di credito”.

“Successivamente, sempre in virtù della primazia azionaria del governo italiano, il ministro Padoan si è prodotto in un intervento che per essere gentili definiamo border line, chiamando l’amministratore delegato per chiederne (e ottenerne) le dimissioni. Nella puntata seguente ci è stato detto che dell’investimento da cinque miliardi sono andate perdute tracce e certezze, che entro Natale non sarà risanato un bel niente e che la dirigenza Mps non sarebbe stata quella sulla quale erano state fornite rassicurazioni”.

“Il resto è cronaca di queste ore, con l’ingresso del nuovo amministratore delegato e il crollo del titolo Mps sulla soglia del fallimento. Ci chiediamo, anche per le conseguenze che questa situazione può avere sull’intero sistema bancario, se dopo gli interventi a gamba tesa dell’esecutivo sul management del Monte dei Paschi di Siena tutto ciò possa accadere senza che il governo dica una sola parola davanti al Parlamento”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, presidente del movimento “IDeA”.