Multiculturalismo: “Abbiamo fatto qualcosa di terribile verso noi stessi”

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Multiculturalismo: “Abbiamo fatto qualcosa di terribile verso noi stessi”

10 Ottobre 2008

Il multiculturalismo lascia una terribile eredità alla società inglese e crea un vuoto che sarà colmato dagli estremisti politici. Ne è convinto il ministro degli Interni britannico del governo ombra conservatore, Dominic Grieve, che in un’intervista rilasciata al Guardian sostiene: “Abbiamo fatto qualcosa di terribile a noi stessi in Inghilterra. In nome del processo verso una nuova società interrazziale, abbiamo incoraggiato gli inglesi a pensare che la propria cultura non fosse poi così importante e non se ne sarebbero dovuti preoccupare”. 

Secondo l’esponente Tory, in breve tempo si è creata la possibilità per gli stranieri di costruire un nuovo modello di cittadinanza, che si è facilmente adattato alla realtà del Regno Unito, mantenendo però le proprie tradizioni. Grieve spiega come gli immigrati di seconda e terza generazione si sentano estraniati e incerti su quali siano i valori britannici e ha messo in guardia dal minimizzare l’eredità cristiana del Regno Unito. Senza usare mezzi termini, Greve parla di “fondamentalismo islamico” e incolpa il suo paese “di essersi adattato, perché la gente è diventata tollerante. Così l’Inghilterra è cambiata dall’interno”. 

Il suo avvertimento non sarebbe potuto arrivare in un altro momento, dopo che i britannici hanno scoperto l’esistenza sul territorio inglese di tribunali che sono regolati in base alla legge islamica. Come ricorda anche Melanie Phillips sul Daily Mail, la società multiculturale e i diritti di antidiscriminazione stanno lentamente corrodendo le istituzioni, i valori e l’identità nazionale. 

Grieve è uno dei pochi politici a parlare apertamente della propria fede anglicana e sottolinea che “gli inglesi devono sentirsi fieri di aver contribuito alla costruzione del paese anche attraverso le religioni”. E ancora aggiunge: “Il ruolo del Cristianesimo è stato il più importante: ha dato forma e colore ai punti fondamentali della società, influenzando perfino chi non è mai stato entrato in una chiesa”. 

Dichiarazioni forti che sembrano stridere con il tentativo del leader Tory David Cameron di smarcarsi da un passato molto tradizionalista e conservatore. Le affermazioni di Grieve arrivano nel giorno in cui un nuovo sondaggio ICM mostra come il divario tra i laburisti e i conservatori si sia notevolmente ridotto, dopo la conclusione del Congresso Labour. I Conservatori sarebbero scesi al 41 per cento, mentre i Labour sarebbero a soli nove punti di distacco, al 32%. 

David Cameron ha nominato Dominic Greve segretario di Stato del governo ombra quattro mesi fa, dopo cinque anni in cui aveva magistralmente ricoperto il ruolo di Procuratore generale dell’esecutivo ombra conservatore. Non è la prima volta che un segretario di stato conservatore si dichiara contro la società multiculturale. Nel 2005, l’allora Home Secretary Shadow David Davis invitò il governo laburista a cambiare la vecchia linea politica, per rendersi conto che lasciare che ognuno desse il proprio apporto culturale poteva essere lo spunto per l’integrazione di “valori distorti come quelli delle bombe suicide”. D’altronde Davis interveniva dopo degli attentati che avevano colpito Londra il 7 luglio e le sue parole erano più che mai giustificate. 

© The Guardian
Traduzione Marianna Venturini