Muore re birra Corona, pioggia milioni a famiglia in villaggio spagnolo
26 Novembre 2016
Si direbbe un gran bel regalo di Natale: una pioggia di milioni è arrivata all’improvviso in un piccolo villaggio spagnolo. Si tratta dell’ eredità del magnate della birra messicana Corona, Antonino Fernandez.
L’imprenditore messicano di origine spagnola è morto alcune settimane fa, all’età di 99 anni, lasciando 198 milioni di dollari in eredità ai suoi numerosi familiari. Il “rey de la cerveza” aveva infatti 13 fratelli. I loro discendenti vivono ancora per la maggior parte a Cerezales, suo paese natale, un piccolo comune della Castiglia. “Hanno vinto “El Gordo” di Natale” (tradizionale lotteria natalizia spagnola) scrive El Espanyol.
In un primo tempo era circolata la notizia che Fernandez avesse lasciato la propria fortuna a tutti gli 80 abitanti del villaggio. Ma il comune ha corretto: “ci ha dato abbastanza durante la sua vita. Ha lasciato i soldi ai suoi familiari, e molti vivono qui”. Fra cugini, di primo, secondo e terzo grado, nipoti e bisnipoti, sono una cinquantina. In pratica, quasi tutto il villaggio.
Antonio Fernandez era nato nel 1917 in una famiglia molto povera, undicesimo di 14 figli. Nel 1949 era emigrato in Messico dopo avere sposato Cinia, la nipote dell’allora proprietario del Grupo Modelo, Pablo Diez. Iniziò a lavorare per l’impresa dello zio della moglie scaricando camion. Poi l’ascesa folgorante e già nel 1973 è amministratore delegato del gruppo.
Sotto la sua guida Corona diventa una birra di fama mondiale, la seconda più importata negli Usa, con un fatturato di 650 milioni di euro all’anno.
Nel 1977 era stato sequestrato da un gruppo armato comunista che fra l’altro lo gambizzò. Dal Messico non si era mai dimenticato del suo “pueblo” natale. Attraverso una fondazione ha continuato a finanziare progetti di sviluppo a Cerezales del Contado, asfaltando le strade del villaggio, o finanziando la costruzione della chiesa e del cimitero.