Musulmani europei: domani in anteprima il documentario sulla RAI
22 Agosto 2011
Sarà l’Europa attraversata da un pacifico islam europeo o avremo un’Europa islamizzata? A questi interrogativi cerca di dare risposte il documentario Musulmani Europei che andrà in onda martedì 23 agosto su Rai Uno.
Il documentario con la regia di Luca De Mata, vanta la supervisione del marocchino Mustaphà Mansouri, membro del Comitato per l’Islam in Italia presso il Ministero dell’ Interno. Un’inchiesta realizzata attraverso decine e decine di testimonianze raccolte in tutta l’Europa. Forse questo è il primo e più complesso tentativo mediatico in Europa di dare sintesi a tante diversità di opinioni.
Corpo centrale dell’inchiesta è la questione della convivenza, della comprensione, della tolleranza, della libertà, della democrazia, della reciprocità dei diritti, della centralità della persona e dell’integrazione. E’ un tema che riguarda tutti, non per pregiudizi di contrasto culturale, quanto per una reale e concreta paura della diversità, del non conosciuto futuro di tutti noi.
La domanda che viene posta è: è possibile vivere il contatto con l’Islam percependolo come una grande opportunità per riscoprire valori forti quali solidarietà, preghiera, spiritualità e non intolleranza, quando non estremismo terroristico? L’attualità di questo documentario, così come i quesiti che sono stati qui menzionati possono sicuramente contribuire a formare un’opinione pubblica consapevole su temi spesso dibattuti in maniera superficiale.
La messa in onda di un documentario del genere è importante anche per comprendere il contesto nel quale andrà ad intervenire la recente legge, approvata in commissione affari costituzionali della Camera, inerente il divieto dell’utilizzo del Burka e del Niqab lo scorso 8 agosto.
L’Italia, quindi si appresta a percorre la strada già intrapresa, lo scorso aprile, dalla Francia che ha promulgato una normativa analoga suscitando polemiche sia per una scarsa conoscenza delle reali motivazioni del provvedimento sia per l’assenza di un quadro analitico della presenza musulmana nelle capitali europee.
Per la delicatezza dell’argomento trattato, sul quale ci riserviamo di pubblicare ulteriori approfondimenti, vi lasciamo il seguente interrogativo: perché un documentario che tratta tematiche così importanti viene trasmesso dal servizio pubblico in terza serata anziché in prima?