Myanmar/2: caccia all’uomo a Yangoon.

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Myanmar/2: caccia all’uomo a Yangoon.

03 Ottobre 2007

E’ caccia all’uomo a Rangoon, dopo che i militari birmani hanno annunciato
di avere le “fotografie” degli attivisti per la democrazia che nelle
scorse settimane hanno partecipato alle manifestazioni antigovernative.

Prima dell’alba, i soldati che presidiano le strade della città hanno
lanciato un avvertimento con gli altoparlanti: “Abbiamo le fotografie.
Stiamo per eseguire gli arresti”.

“Per quanto riusciamo a sapere, la polizia militare entra in azione
nel mezzo della notte, facendo irruzione nelle case e prelevando le
persone”, ha detto l’ambasciatore Usa facente funzioni, Shari Villarosa. La gente che vive nei pressi della Pagoda
Shwedagon, il luogo più sacro del Paese e punto focale delle proteste delle
scorse settimane, ha riferito di diverse decine di case perquisite nel cuore
della notte e di numerose persone portate via per gli interrogatori. Nel
frattempo anche la giunta militare ricorre ad altri metodi di intimidazione. Un
dipendente del ministero dei Trasporti ha riferito di essere stato invitato a
firmare un documento in cui dichiara che lui e la sua famiglia non prenderanno
parte a nessuna attività politica e che non ascolteranno alcun notiziario
diffuso da radio straniere. Sono molti i birmani che usano radio a onde corte
per sintonizzarsi su emittenti in lingua inglese, riuscendo così a sapere cosa
succede fuori dal paese.

Villarosa ha fatto sapere di aver inviato nei giorni scorsi
il personale dell’ambasciata in alcuni monasteri. Alcuni sono stati trovati
completamente vuoti, altri presidiati dalle forze dell’ordine e dichiarati zone
‘off-limits’. “Il numero dei monaci per la strade si è ridotto
notevolmente. Dove sono i monaci? Che cosa gli è successo?”, ha dichiarato
l’ambasciatore. Nonostante la calma tornata nelle strade di Rangoon, Villarosa
sottolinea che “la gente è terrorizzata, mentre i motivi dello scontento
non sono stati affrontati”. “La gente è da tempo infelice, dopo gli
eventi della scorsa settimana all’infelicità si è unita la rabbia e la
paura”, ha aggiunto.