Myanmar: arresti nella notte. Gambari a Singapore
03 Ottobre 2007
di redazione
La giunta militare in Myanmar ha fatto arrestare altre
persone nella notte. Intanto l’inviato speciale dell’Onu, Ibrahim Gambari, si è
recato a Singapore.
Secondo testimoni almeno otto camion
carichi di prigionieri sono usciti da Yangon, più grande città dell’ex Birmania
e centro della protesta guidata dai monaci contro decenni di governo militare
che hanno aggravato i problemi economici.
La repressione dunque continua malgrado la
missione di Gambari, che ieri ha incontrato il capo supremo della giunta
militare del Myanmar, Than Shwe, e la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi,
al termine di una missione di quattro giorni.
Pur accettando di incontrare Gambari, i
generali sembrano essere rimasti sordi finora agli appelli internazionali per
ritirare truppe e polizia da Yangon, e porre fine ai raid delle bande
filogovernative che setacciano le abitazioni in cerca di monaci e dissidenti.
Gambari si è poi recato a Singapore, dove
ha incontrato il premier Lee Hsien Loong, che avrebbe detto che l’Associazione
degli stati del sudest asiatico, di cui Myanmar fa parte e che attualmente
Singapore presiede, vuole “una riconciliazione nazionale ed una pacifica
transizione alla democrazia” in Myanmar.