Nancy Pelosi strappa il discorso di Trump. Se l’avesse fatto The Donald…

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Nancy Pelosi strappa il discorso di Trump. Se l’avesse fatto The Donald…

Nancy Pelosi strappa il discorso di Trump. Se l’avesse fatto The Donald…

05 Febbraio 2020

«Disrespectuful stunt». Bravata irrispettosa, l’hanno definita alcuni media americani, la trovata di Nancy Pelosi di strappare, in tempo reale, i fogli riportanti il discorso del presidente Trump, sullo Stato dell’Unione. Intervistata all’uscita del Congresso, la presidente della Camera dei Rappresentanti, ad una domanda specifica, ha risposto, mentre camminava, «trovate un’alternativa». Insomma, Pelosi, la speaker di origini abruzzesi, non chiede scusa, ma anzi rivendica il gesto plateale, non certamente il primo, visto che in un’altra occasione aveva ironicamente applaudito The Donald, irridendolo. Impassibili il vice presidente Mike Pence, alle spalle di Trump, e a fianco di Pelosi, mentre taglia a metà le pagine del documento trumpiano, come risposta al fatto che immediatamente dopo il suo ingresso, Trump non le aveva stretta la mano. Pence non guarda neanche Pelosi, rimane indifferente, mentre la leader democratica compie uno dei gesti che più tentano di denigrare, a soli fini elettorali, le istituzioni repubblicane Usa. Per il resto, il discorso di Trump è stato avvincente, interrotto spesso dagli applausi di almeno una parte del Congresso, quello repubblicano, con tante standing ovation. Come quella per Rush Limbaugh, celebre conduttore radiofonico, che recentemente ha anche annunciato di avere un cancro ai polmoni in stato avanzato, il quale ieri ha ricevuto, dalle mani di Melanie, la moglie di Trump, la medaglia del Congresso.

Inoltre, Trump ha incentrato il suo intervento sul “Blue collar boom”, il successo, per quanto riguarda l’occupazione, dei “colletti blu”, soprattutto per il settore manufatturiero; sulla difesa dei confini, ringraziando paesi come il Messico, il Guatemala ed El Salvador, per la collaborazione; sull’annuncio di 12 mila nuove fabbriche nate in America e sull’introduzione di cure mediche, come ha promesso il presidente, che saranno garantite anche ai malati cronici col divieto, per le compagnie assicurative, di discriminarli. E poi riferimenti internazionali per rivendicare azioni mirate a rafforzare la sicurezza interna antiterrorismo (l’uccisione del generale iraniano Soleimani) e per sottolineare di aver costretto, col suo pressing, Europa, Giappone e Canada a contribuire di più alle spese della Nato, con conseguenti risparmi per il contribuente Usa. La messa al bando dell’aborto dopo 24 settimane, l’annuncio di un’altra infornata di giudici conservatori, duri attacchi ai governi di California e New York, due Stati gestiti dalla sinistra, sono stati altri temi trattati da Trump.

E, a sorpresa, una mezza dozzina di proposte con le quali Trump cerca di conquistare consensi nella comunità afroamericana, che da sempre vota democratico. Nel messaggio pronunciato in un momento-chiave della politica americana, Trump non ha fatto alcun riferimento all’impeachment (dal quale sarà assolto oggi pomeriggio, in Senato), né al caos organizzativo che ha a lungo paralizzato i caucuses progressisti in Iowa, ma ha affermato con veemenza che impedirà il «takeover socialista della sanità americana voluto dai liberal»