Napoli. Omicidio Ambrosio, l’ex giardiniere confessa

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Napoli. Omicidio Ambrosio, l’ex giardiniere confessa

16 Aprile 2009

Il caso dell’omicidio dei coniugi Ambrosio, uccisi ieri nella loro villa di Posillipo, a Napoli è stato risolto. Maurius Vasile Acsinil, il romeno di 22 anni fino allo scorso anno impiegato come giardiniere presso la villa dell’imprenditore, ha confessato l’uccisione della coppia.

"Ho ucciso due persone, colpendole. Non mi sono neanche reso conto di quello che ho fatto". E’ quanto è stato tratto da un brano della telefonata intercettata dalla polizia di Acsiniei che, con un cellulare rubato nella villa dell’imprenditore napoletano, ha chiamato la madre subito dopo l’accaduto.

La presenza sul luogo del delitto dell’uomo e dei sue due connazionali, anche loro sottoposti a fermo, sarebbe confermata da numerose impronte, rilevate dalla polizia scientifica nell’abitazione degli Ambrosio, specialmente in cucina e sulla porta della dependance attigua vicina alla villa.

Secondo quanto ha spiegato in una conferenza stampa Fabiola Mancone, responsabile della squadra scientifica della Procura di Napoli, Acsinei ha lasciato la propria impronta su una bottiglia di acqua minerale e sulle ante dell’armadio che si trova nella camera da letto. Altre impronte sono state trovate sul comodino e sulla porta della dependance. Dal frigorifero di casa, aperto per sottrarre cibarie, i tre hanno cercato di cancellare, con l’aiuto di un panno bagnato, le proprie impronte, ma l’uso del ciano acrilato da parte della scientifica ha reso visibili ed identificabili le impronte.

"I tre immigrati – hanno spiegato ancora gli inquirenti – avevano bevuto vino e champagne ed erano anche sotto l’effetto dell’alcol quando hanno aggredito e ucciso l’imprenditore Ambrosio e la moglie". L’arma utilizzata sarebbe una chiave ad N utilizzata per svitare i bulloni delle ruote di automobile, ma non è stata trovata.

Nel frattempo continuano gli interrogatori con la presenza di avvocati di due dei tre fermati, Dumitriu e Petrica, per capire la dinamica dell’omicidio.