Napoli. Turisti gay aggrediti da branco di giovani nel centro storico

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Napoli. Turisti gay aggrediti da branco di giovani nel centro storico

28 Agosto 2009

Ennesima aggressione a sfondo omofobo a Napoli. Due turisti gay, uno svizzero di 47 e un armeno di 25, sono stati aggrediti da un branco di ragazzi la notte del 26 agosto. Il gruppo, formato da una quindicina di adolescenti, ha prima insultato e deriso la coppia che, intanto, aveva provato ad allontanarsi. Poi li ha inseguiti fino alla colluttazione, aggredendoli a via Toledo, nella zona dei Decumani, centro storico di Napoli. La notizia non è stata rivelata dalla Questura, che invece ha raccolto la denuncia dei due turisti, ma è stata resa nota da un’associazione gay.

I due turisti sono finiti all’ospedale del Vecchio Pellegrini, le loro condizioni non sono gravi: a parte lo shock e l’ansia provocato dall’aggressione, i due uomini hanno riportato delle contusioni in varie parti del corpo, con una prognosi di 5 giorni. Sul fatto indaga la polizia, che ha confermato la dinamica dell’episodio.

Immediata la reazione degli esponenti politici locali. "È un fatto gravissimo e inaccettabile che una coppia di turisti stranieri, solo perché gay, venga aggredita da un gruppo di ragazzi. La nostra città non può accettare comportamenti simili". È stato questo il commento del sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, all’aggressione avvenuta in città.

"È necessario ribadire con forza, così come detta la nostra Costituzione, l’uguale dignità di ogni essere umano indipendentemente dai suoi orientamenti sessuali. Come Istituzione non possiamo rimanere indifferenti e il Comune certamente si farà carico, così come chiede il presidente del’associazione ‘I-Ken’, di intensificare ogni azione educativa, sociale e repressiva affinchè episodi del genere non abbiano più a ripetersi", ha concluso Iervolino.

L’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Giulio Riccio, ha parlato di "escalation di violenza omofobica frutto del clima di paura che il governo alimenta nel paese". Oggi, prosegue Riccio, "immigrati, omosessuali e chi esprime idee diverse da quelle maggioritarie sono oggetto di aggressioni e di violenze. Questo fenomeno pericoloso e preoccupante non va sottovalutato, sono mesi che abbiamo lanciato l’allarme. Nei prossimi giorni chiederò al movimento glbt e alle associazioni omosessuali un incontro, per valutare insieme i contenuti di una campagna contro la discriminazione, le violenze e l’omofobia". "Ci aspettiamo dalle forze dell’ordine una risposta – ha infine concluso l’assessore – adeguata alla richiesta di sicurezza che viene dalla comunità gay".

Alla vicenda dell’aggressione di Napoli, si affianca anche la denuncia di un’altra coppia gay di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. A raccontarlo è una delle due vittime, un trentunenne, che si è già rivolto ai carabinieri per denunciare l’accaduto. I due, appena traslocati in un nuovo appartamento, hanno trovato come benvenuto una minaccia da parte del condominio del parco: "Faremo una raccolta di firme per mandarvi via".

"Il mio compagno si era affacciato al balcone, in pantaloncini corti – spiega l’uomo, chiedendo di mantenere l’anonimato – io sono sceso a buttare la spazzatura. Un uomo sulla sessantina mi ha avvicinato urlando parolacce pesanti e irripetibili, con fare minaccioso, sollevando la mano come per colpirmi. Io ho chiuso il cancello". "Fra le frasi che mi ha gridato contro, ha detto fra l’altro: ‘Dì al quel ricchione del tuo amico di uscire fuori in modo civile, la prossima volta’. E poi: ‘Tornatevene nei bassi di Napoli, da dove venite! Faremo una raccolta di firme per mandarvi vià". "Gli altri vicini ci sembrano persone gentili, ma se si ripeteranno episodi del genere ci trasferiremo: non si può vivere con quest’ansia". La coppia si è affidata al legale dell’associazione "I Ken" onlus per i diritti degli omosessuali.