Napoli, ventenne muore per aborto al Cardarelli. Lorenzin manda ispettori
13 Gennaio 2016
di redazione
Si chiamava Gabriella Cipolletta e aveva deciso di abortire. Gabriella, 20 anni, una ragazza di Mugnano, è morta ieri all’ospedale Cardarelli di Napoli per una emorragia, durante l’intervento di aborto. Ieri il direttore del presidio medico ha detto che sono già state verificate tutte le procedure, "eseguite correttamente". Dopo l’emorragia alla ragazza è stata fatta una trasfusione e una laparotomia esplorativa, poi il ricovero in rianimazione. Gabriella è morta poco dopo.
I genitori della ragazza hanno già presentato un esposto al Commissariato di Polizia dell’Arenella, mentre si aspettano i risultati della autopsia voluta dalla rianimazione del "Cardarelli" per capire il motivo della morte. Di "episodio inspiegabile" ha parlato il direttore sanitario del Cardarelli, Gabriella Caputo, annunciando una inchiesta amministrativa sull’accaduto.
Il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha già inviato gli ispettori nell’ospedale napoletano per fare chiarezza (nelle relazioni preliminari della task force inviata in altri ospedali italiani dove a dicembre erano morte 4 donne in gravidanza, in 3 casi su 4, sono emerse delle ”criticità”). Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto una relazione sull’accaduto al Cardarelli.
Il sindaco di Mugnano, il paese dove viveva la ragazza, ha ricordato "il sovraffollamento degli ospedali del Napoletano e la mancanza di personale", chiedendosi se si tratti dell’ennesimo "caso di malasanita’". Il Cardarelli è il più grande ospedale del Mezzogiorno.