Napolitano dà incarico a Renzi, a Italia serve continuità
18 Febbraio 2014
Matteo Renzi, il nuovo presidente del Consiglio, dopo aver accettato l’incarico, con riserva, da Giorgio Napolitano, oggi inizia le consultazioni con i partiti per sciogliere i nodi del programma, delle alleanze e del team di governo. "Ci metterò tutta l’energia e il coraggio che ho, è la volta buona", ha detto ieri Renzi parlando con i giornalisti, e annunciando "una riforma al mese". Legge elettorale, riforma del bicameralismo, poi lavoro e fisco. Un piano ambizioso, in un contesto generale che non sembra sfavorevole: Letta lascia in eredità lo spread in discesa, mentre ieri il Pd ha vinto le elezioni regionali in Sardegna. Si fida meno l’agenzia di rating Fitch che per adesso lascia un rating negativo sull’Italia. Obiettivo del premier incaricato, un governo di legislatura che arrivi fino al 2018. Ma per adesso, Renzi prende tempo, mentre Nuovo Centrodestra indica il "patto tedesco" come stella polare per la nascita del nuovo esecutivo: non saranno le 170 pagine dell’accordo tra Merkel e socialisti, ma è bene fissare i paletti reciproci, fare chiarezza, per poi procedere speditamente come dice l’ormai ex sindaco di Firenze. Entro venerdì, Renzi avrà visto tutti i partiti. "E’ fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo e tutte le forze dell’arco costituzionale per quanto riguarda le riforme siano ben consapevoli dei prossimi passaggi", ha detto ieri Renzi. Staremo a vedere.