Napolitano non molla sulle riforme
03 Giugno 2013
Ieri l’incontro tra il presidente Napolitano, il premier Letta, il vicepremier Alfano, il ministro per le riforme Quagliariello e quello dei Rapporti con il parlamento Franceschini. Sulle riforme Quirinale e Governo si muovono d’intesa per spronare il Parlamento. Metodo e tabella di marcia restano invariati: 18 mesi la deadline fissata e ricordata ieri dal Capo dello Stato, ma ci si sta già muovendo per creare la Commissione degli espert (composta da 20-25 mebri), esaminare il disegno di legge costituzionale che darà vita al processo "straordinario" di riforma, definire parametri rigorosi per la consultazione pubblica via Internet annunciata dal ministro. Il Capo dello Stato sembra deciso a restare neutrale nella partita, pur con gli ammonimenti fatti ieri alle forze politiche, e anche il Governo in questa fase sembra più interessato a dare l’abbrivio al processo che a intervenire sui contenuti. "Vogliamo che sia messa in moto la macchina, poi dove ci condurrà lo sceglierà il Parlamento", spiegano dallo staff del premier. Il Governo, insomma, non intende finire nel bel mezzo delle polemiche che continueranno a contraddistinguere il dibattito parlamentare e la belletristica su presidenzialismo e legge elettorale. Il Governo intende concentrarsi sul processo. "Napolitano ha tenuto a sottolineare che il suo ottimismo non è mai venuto meno perché il ritmo assunto dal processo di riforma è considerevole. E’ stata un’esortazione a non smarrire questo ritmo per strada", dice il ministro.