Napolitano, Parlamento sovrano. Ma senza Letta “destabilizzazione”

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Napolitano, Parlamento sovrano. Ma senza Letta “destabilizzazione”

24 Luglio 2013

Il presidente Napolitano non fa sconti: "Il Parlamento è libero, in ogni momento, di votare la sfiducia al governo Letta", dice il Capo dello Stato rispondendo con una lettera al Corriere a Fausto Bertinotti, ma il Quirinale "ha il dovere di mettere in guardia il Paese e le forze politiche rispetto ai rischi e ai contraccolpi assai gravi, in primo luogo sotto il profilo economico e sociale, che una ulteriore destabilizzazione del quadro politico-istituzionale comporterebbe per l’Italia". Ieri, Bertinotti aveva ridato fiato al blocco politico che ritiene che Napolitano si stia spingendo oltre i suoi poteri, passando a un regime presidenziale di fatto. Secondo Bertinotti, infatti, il Colle "non può congelare d’autorità una delle possibili soluzioni al problema del governo del Paese, quella in atto, come se fosse l’unica possibile, come se fosse prescritta da una volontà superiore o come se fosse oggettivata dalla realtà storica". Nessuna blindatura, risponde il Presidente, ma ancora una volta un monito alle forze politiche: attenzione perché di "azzardi la democrazia italiana ne ha vissuti fin troppi". D’altra parte, se è giusto e normale che le opposizioni in Parlamento facciano il proprio lavoro, meno giusto e meno normale è che in un momento delicato come questo e davanti a scelte fondamentali per il Paese forze come i 5 Stelle ricorrano al filibustering per fare lo sgambetto all’esecutivo. Insomma, il parlamento è libero di fare le sue valutazioni. Ma sembra quasi che il Presidente abbia voluto dire, se sarà così, se si troveranno soluzioni alternative a Letta, anche il Capo dello Stato a quel punto farà le sue, di valutazioni.