Nave Usa nel mare cinese meridionale vicino ad isola contesa. Pechino: “Provocazione”
03 Luglio 2017
di Redazione
L’America di Donald Trump salpa verso la Cina di Xi Jinping. Il cacciatorpediniere USS Stethem si è avvicinato alla piccola isola Triton contesa tra Cina, Taiwan e Vietnam, nell’ambito di una esercitazione definita di “routine” e nel “diritto di passaggio innocente” secondo il Pentagono.
Un’azione dimostrativa per ribadire la libertà di navigazione in quel tratto di mare. Nel corso della telefonata con Trump, tuttavia, Xi ha anche affermato, secondo quanto riportato dall’emittente cinese Cctv, che le relazioni tra i due Paesi “hanno raggiunto importanti risultati” dall’incontro che i due capi di Stato hanno avuto in Florida lo scorso aprile.
Pechino considera una “seria provocazione politica e militare”. In una nota, il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Lu Kang, ha confermato l’invio di navi da guerra e di caccia nell’area per lanciare un avvertimento all’indirizzo del cacciatorpediniere Usa, che era entrato nelle dodici miglia nautiche delle acque territoriali delle isole. Per Washington, si tratta di un'”operazione di libertà di navigazione”, la seconda da quando Donal Trump è presidente degli Stati Uniti, mentre per Pechino la libertà di navigazione è solo un pretesto.
La Cina avverte, inoltre, gli Usa che prenderà in considerazione “tutte le misure necessarie” per difendere la sovranità nazionale e la sicurezza dell’area. Il passaggio del cacciatorpediniere Usa di ieri in acque rivendicate da Pechino è il secondo episodio di questo tipo in poche settimane. A fine maggio, un’altra nave da guerra Usa era passata all’interno delle dodici miglia nautiche di un’isola artificiale ampliata da Pechino nel Mare Cinese Meridionale. A destare preoccupazione negli Usa sono soprattutto i più recenti progressi sul piano delle infrastrutture create dalla Cina presenti sulle isole contese, e ripresi dalle ultime immagini satellitari della Asia Maritime Transparency Initiative del Centro per gli Studi Strategici e Internazionali di Washington.