Ncd ha messo la Famiglia al centro del suo agire politico
16 Marzo 2014
Una riflessione sulla famiglia, a Bologna, e una discussione insieme al pubblico, nel seminario del Nuovo Centrodestra, ieri, che ha preceduto la manifestazione più propriamente politica con Angelino Alfano, oggi. “La famiglia fra identità contestata e difficoltà economiche”, il titolo del seminario; l’NCD ha voluto mettere in campo un tema identitario per la sua prima manifestazione pubblica in Emilia Romagna, organizzata da Valentina Castaldini, consigliere comunale a Bologna, e dall’on. Sergio Pizzolante.
Un tema che viene da lontano, come ha sottolineato Gaetano Quagliariello, alla sua prima uscita pubblica come coordinatore nazionale del partito: a partire dagli appuntamenti di Norcia della Fondazione Magna Carta, passando per tante iniziative sparse sul territorio durante l’anno, la questione antropologia nelle sue tante sfaccettature più volte è stata al centro delle riflessioni dei politici dell’NCD e di intellettuali e rappresentanti della società civile che a questo ambito fanno riferimento. E non si può negare che di tale questione antropologica proprio la famiglia sia il cuore, per la sua insostituibile valenza generativa, educativa e relazionale.
Base della riflessione è stata la relazione introduttiva del Prof. Pierpaolo Donati, che ha ripercorso storia, struttura e obiettivi del Piano Nazionale della Famiglia, a cui ha lavorato quando il senatore Giovanardi (presente all’evento) era sottosegretario con deleghe in questo ambito. Il dibattito successivo, moderato da Eugenia Roccella, ha coinvolto rappresentanti dell’associazionismo (Fabrizio Azzolini, Presidente della Associazione Italiana Genitori, Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Davide Rosati del Sindacato delle Famiglie, e Guglielmo Borri del Movimento Cristiano Lavoratori) e collaboratori dei quotidiani Il Foglio e Avvenire (Francesco Agnoli e la sottoscritta).
La discussione ha continuamente oscillato fra le due problematiche indicate dal titolo del seminario: da un lato le oggettive difficoltà in cui la crisi ha gettato molte famiglie italiane, e l’assenza di vere e proprie politiche familiari adeguate, e dall’altro la questione meramente antropologica e culturale, cioè la centralità della famiglia così come descritta dall’art.29 della nostra costituzione, una società naturale basata sul matrimonio fra un uomo e una donna.
Due urgenze tanto diverse che si intrecciano e si confrontano, con quella antropologica che, per la sua assoluta novità – sintetizzata dalle richieste di riconoscimento delle unioni omosessuali, con quel che ne consegue per la filiazione e la possibilità, mai prevista prima, di veder cancellare parole come mamma e papà – che inquieta e non lascia tranquilli, a volte molto più che le difficoltà quotidiane dovute alla crisi economica, che pure stanno mettendo a dura prova il nostro tessuto sociale.
Molte le domande in sala, dal pubblico, anche direttamente ai politici presenti dell’NCD, che hanno rivendicato con orgoglio in diversi passaggi la propria militanza e l’impegno quotidiano nelle aule parlamentari su queste tematiche. Grande attenzione alla tavola rotonda, vivace e partecipato il dibattito che ne è seguito: un tema centrato e centrale, quello della famiglia, messo giustamente in primo piano nell’interessante esordio bolognese (ed emiliano) dell’Ncd.