Ncd, i populismi e le elezioni europee
09 Marzo 2014
L’accoglienza riservata a Ncd al vertice del Ppe di Dublino conferma l’importante ruolo che si troverà a svolgere in Italia il Nuovo Centrodestra alle elezioni europee di maggio. Il partito guidato da Alfano è chimato al difficile compito di offrire una alternativa alla radicalizzazione populista di Forza Italia, che, negli ultimi messi, ha più volte attaccato l’edificio europeo a testa bassa, nel tentativo di recuperare parte dell’elettorato di centrodestra che alle elezioni di febbraio 2013 ha scelto M5S.
Lo spazio lasciato al centro dello spettro politico da Fi è stato occupato da Ncd, che si sta radicando velocemente attraverso i suoi circoli sul territorio e punta a rappresentare un mondo moderato, liberale e tradizionalista che in altri Paesi europei usa un linguaggio alternativo ai Wilders o ai Le Pen. Del resto vale la pena ricordare che in Francia il presidente Sarkozy uscì sconfitto dalle elezioni provando a sovrapporsi a destra con il Fronte Nazionale e facilitando la vittoria di Hollande.
Senza dubbio gli italiani e i popoli europei ormai non ne possono più dell’austerity e chiedono un cambiamento: ma una cosa sono le sirene del populismo, ben altra affrontare in modo responsabile e senza strappi irrimediabili il difficile percorso della Europa tra rigore dei conti e ritorno alla crescita. Così a Dublino Ncd ha rilanciato la sua sfida: più Europa in una Europa migliore. "Pensiamo che anche in Italia il popolarismo europeo possa giocare una partita vincente," ha detto Alfano, "speriamo possa giocarla un popolarismo unito, anche se le divisioni sono tante e lavoriamo per superarle".