Ncd: Schifani, nati per essere alternativi alla sinistra
01 Settembre 2015
di redazione
Quando ho fondato assieme ad altri il mio partito, interrompendo con dolore il rapporto con Berlusconi, è stato per due motivi: garantire la governabilità al Paese e realizzare le riforme utili all’Italia, attuando punti programmatici di centrodestra in un governo di emergenza, per poi tornare nell’area dalla quale provenivamo. Era un’alleanza tattica, non strategica e politica". Lo afferma Renato Schifani, presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, in un’intervista al Corriere della Sera. "Io stimo Renzi – aggiunge – ma siamo nati per raccogliere il consenso degli elettori moderati alternativi alla sinistra ma che non trovano rappresentanza nell’attuale centrodestra. Se dovessimo cambiare strada andremo a rafforzare quello che è stato il nostro avversario alle elezioni, tradendo il mandato elettorale che i cittadini ci hanno dato. E se anche qualcuno volesse farlo, magari partendo dalle alleanze per le amministrative, bisognerà chiederlo ai nostri organismi statutari, non a una direzione nazionale". "Se il coordinatore regionale della Campania sostiene che non ci si puo’ alleare con il centrodestra a Napoli perché c’è Salvini, mentre a Milano dove Salvini conta davvero è possibile farlo, un problema c’è – precisa Schifani – La politica delle scelte a macchia di leopardo fa parte di un passato che non può appartenere ad un partito moderno come il nostro". Il problema Salvini però "esiste", il leader della Lega "per ora cavalca una sorta di estremismo di opposizione, sicuramente eccessivo – dice Schifani – Ma non dimentico che anche Bossi evocava la secessione e i fucili, e poi governava responsabilmente con noi". "Conoscendo Alfano, so bene che le voci su seggi sicuri assegnati, contrattazioni personali e numeri fissati sono invenzioni. Non è uomo che farebbe questo genere di patti", mentre le riforme "le abbiamo condivise e votate, continueremo a farlo, siamo nati proprio per fare le riforme".
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