‘Ndrangheta, 35 imprenditori in manette. 24 imprese sequestrate anche a Roma
19 Gennaio 2017
35 imprenditori fermati e 54 imprese sequestrate in tutta Italia. È il risultato della maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Cosenza, con l’ausilio dello Scico e del Comando provinciale di Roma, a conclusione di un’indagine condotta dal Gruppo investigazione criminalità organizzata (Gico) dei Nuclei operativi di polizia tributaria dei due centri calabresi.
Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose, turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.
Le persone fermate sarebbero riuscite, grazie ai rapporti con boss della ‘ndrangheta del Reggino e del Cosentino, ad aggiudicarsi decine di appalti pubblici nelle due province. I rapporti corruttivi con funzionari appartenenti alle stesse stazioni appaltanti e con diversi professionisti collusi, ha quindi consentito di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione di un cartello composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata.
L’indagine della Guardia di Finanza ha accertato che le famiglie mafiose calabresi sono direttamente coinvolte negli appalti, con mezzi e attività proprie e con prestanomi al di sopra di ogni sospetto. A Cosenza tutti gli appalti pubblici sono stati effettuati da ditte vicine al clan Muto. In provincia di Reggio Calabria, invece, un gruppo di imprese si era affidato al clan Piromalli di Gioia Tauro per «turbare» quasi tutte le gare pubbliche, riuscendoci. Si parla di ben 27 gare truccate tra il 2012/2015.
L’operazione ha toccato anche la Capitale. Delle 54 imprese coinvolte, ben 24 hanno la loro sede a Roma. Mentre 5 dei 35 imprenditori fermati sono romani.
Le indagini degli inquirenti sono tutt’ora in corso per ricostruire altri legami delle potente rete di corruzione costruita dalle cosche.