‘Ndrangheta. Arrestato il boss Salvatore Coluccio
10 Maggio 2009
di redazione
Il boss della ‘ndrangheta Salvatore Coluccio è stato arrestato dai carabinieri del Ros a Marina di Gioio Ionica, nel reggino. Salvatore Coluccio è inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi, fratello di Giuseppe che venne arrestato l’8 agosto dell’anno scorso a Toronto in Canada ed è un esponente di spicco di una delle cosche joniche maggiormente inserite nel circuito del narcotraffico mondiale.
Secondo quanto si è appreso il boss è stato individuato dai carabinieri del Ros e da quelli dello squadrone Cacciatori all’interno della sua abitazione (e non in un albergo come detto in un primo momento) in un nascondiglio occultato da una intercapedine che si muoveva con un congegno meccanico.
Latitante dal 2005 è accusato di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e altri reati. I carabinieri hanno fatto irruzione anche nell’albergo adiacente alla casa del boss, di proprietà dei suoceri interrompendo i banchetti di due matrimoni.
Al momento dell’ arresto era solo e non ha opposto resistenza. Nel nascondiglio dove è stato rintracciato il latitante non sono state trovate armi. Al bunker dove è stato trovato Coluccio, secondo quanto si è appreso, si poteva accedere attraverso un apposito congegno meccanico che è stato individuato dai carabinieri. La struttura è dotata di energia elettrica, impianto di aerazione, generali alimentari e altro materiale per consentire all’uomo di trascorrere la sua latitanza.
Nel settembre dell’anno scorso i carabinieri del Gruppo di Locri scoprirono a Roccella Ionica un bunker nell’abitazione del titolare di un ristorante di Marina di Gioiosa Ionica che è legato da vincoli di parentela acquisita con Salvatore Coluccio.
I carabinieri hanno spiegato che durante la latitanza in Giuseppe Coluccio (sotto falsa identità) aveva continuato a mantenere costanti rapporti con la Calabria, gestendo il traffico di ingenti quantitativi di hashish e cocaina destinati alle cosche jonico-reggine, ed entrando in contatto anche con Giuseppe Cuntrera, detto ‘Big Joe’, figlio di Pasquale (arrestato dal Ros nel 1998 in Spagna) ed esponente della famiglia di narcotrafficanti siciliani Caruana-Cuntrera, coinvolta nel ’94 nell’operazione ‘Cartagine’ che portò tra l’altro al sequestro di 5 tonnellate di cocaina.
Nel corso degli anni, Salvatore e Giuseppe Coluccio sono stati al centro di numerose indagini dalle quali è emerso il ruolo di raccordo tra i grandi cartelli di fornitori di droga sudamericani e le cosche del reggino. Salvatore Coluccio fu arrestato nel 2004 perchè accusato di associazione mafiosa e narcotraffico.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha telefonato al Comandante Generale dell’Arma, Gianfrancesco Siazzu, per congratularsi dell’importante operazione condotta dai Carabinieri del Ros che ha portato all’arresto di Salvatore Coluccio, inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi e ricercato dal 2005.
Appresa la notizia, anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha espresso "il più vivo compiacimento e l’apprezzamento per la brillante operazione condotta dai Carabinieri del Ros". "Ancora una volta – ha dichiarato La Russa – i Carabinieri hanno dimostrato grande professionalità e il risultato conseguito è frutto dell’eccellente attività investigativa svolta dagli uomini dell’arma".