‘Ndrangheta. Operazione “Artemisia”: 35 arresti, donne in primo piano

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‘Ndrangheta. Operazione “Artemisia”: 35 arresti, donne in primo piano

‘Ndrangheta. Operazione “Artemisia”: 35 arresti, donne in primo piano

20 Aprile 2009

Dalle prime ore di questa mattina oltre 200 carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del Gruppo Operativo Calabria sono impegnati in una vasta operazione, estesa anche alle province di Asti, Brescia, Varese e Vercelli, per l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 35 persone, tra le quali 7 donne, responsabili di associazione mafiosa, omicidio, tentati omicidi, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi e altro.

L’operazione, denominata "Artemisia", giunge a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dalla Compagnia di Palmi nel comune di Seminara dove le cosche della ‘ndrangheta combattono tra loro per il predominio nel controllo del territorio e delle istituzioni locali.

Dalle prime indagini è emerso che le donne avevano un ruolo di spicco nella consorteria mafiosa dei Caia-Gioffrè e Laganà. Contrariamente a quanto avviene di solito, questa volta la loro funzione era attiva anche nell’organizzazione di omicidi e tentati omicidi contestati nell’ordinanza di custodia cautelare. In tutto sono 7 le donne destinatarie del provvedimento.

L’inchiesta, coordinata dalla Dda reggina, è cominciata nel dicembre 2006 dopo l’omicidio del boss Domenico Gaglioti e si è concentrata sulla cosca dei Gioffrè, detti " ‘ndoli". Già nel novembre 2007 le indagini avevano portato all’arresto di 13 persone (7 delle quali, tuttora detenute, figurano anche tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi in esecuzione oggi) che avrebbero condizionato le elezioni del maggio 2007 per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Seminara, poi sciolta e commissariata per infiltrazioni della criminalità organizzata.

I carabinieri hanno fatto luce sugli assetti organizzativi, sugli ambiti di operatività e sulle dinamiche interne alla cosca nonchè sulla conflittualità che ha visto gli " ‘ndoli" contrapporsi al gruppo Caia-Laganà-Gioffrè, conosciuti come " ‘ingrisi", che si è poi ulteriormente scisso, dando vita ad una nuova conflittualità, tra i Caia-Gioffrè da una parte ed i Laganà dall’altra.

Le conflittualità tra le opposte fazioni mafiose si erano poi tradotte in una serie di fatti di sangue che avevano riacceso la faida che già negli anni ’70 si era consumata in quell’area, sui quali le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno fatto luce portando alla emissione delle misure cautelari in via di esecuzione. Tra queste: il 28 ottobre 2007 il ferimento di Vittorio Vincenzo Gioffrè seguito, il giorno dopo, da quello di Antonio Caia e Carmelo Romeo; il 14 febbraio 2008, il tentato omicidio di Luigi Tripodi, il cui autore materiale, Giuseppe Gioffrè, è stato subito arrestato dai Carabinieri; il 27 marzo 2008 l’omicidio di Silvestro Luigi Galati; il 24 novembre 2008 il ferimento di Giuseppe Vincenzo Gioffrè, sino a giungere al 13 marzo scorso, quando i carabinieri sono dovuti intervenire per evitare un altro omicidio sorprendendo Antonino, Domenico e Giuseppe Vincenzo Gioffrè in possesso di armi clandestine.

Secondo quanto appreso c’è un irreperibile, del quale non sono state fornite le generalità. A finire in manette sono stati invece Rosso Antonio Gioffrè (73 anni, detto "ndolo"), Antonino Gioffrè (40 anni, "Bongo"), Vincenzo Gioffrè (31 anni), Domenico Gioffrè (29 anni, chiamato "Fantozzi"), Saverio Laganà (39 anni, "Bracco"), Carmelo Caia (36 anni), Vincenzo Tripodi (30 anni, "Mongolo"), Antonino Tripodi (25 anni, "Bonvespero"), Pietro Lombardo (25 anni, "Purcejaro"), Giuseppe Gioffrè (25 anni, "Rosso"), Concetta Romeo (55 anni, "Ngrisa"), Domenico Gioffrè (30 anni, "Mutareju"), Vincenzo Emma (27 anni, "James"), Antonio Ditto (26 anni, "Pittu"), Pietro Santo Garzo (50 anni, "Mumu"), Donatella Garzo (38 anni), Carmelo Romeo (30 anni, "Ncuzzato"), Rocco Laganà (41 anni, "Peppino" o "Bracco"), Domenico Laganà (38 anni, "Popòi" o "Bracco"), Domenica Caia (32 anni, "Mimma"), Giuseppina Miceli Sopo (28 anni, "Pina ‘a rizza"), Giovanni Gioffrè (45 anni, "Ursula"), Domenico Ditto, 38 anni, "Cubuletta"), Concetta Laganà (44 anni), Michele Scicchitano (42 anni, "Scimecco", Rocco Gioffrè (26 anni, "Siberiano"), Giuseppe Vincenzo Gioffrè (61 anni, "Siberia"), Fabio Giuseppe Gioffrè (30 anni), Fortunato Garzo (48 anni), Carmine Demetrio Santaiti (55 anni), Carmelo Santaiti (26 anni), Saverio Rocco Santaiti (49 anni), Maria Teresa Schipilliti (64 anni, "Teresa ‘a Bracca"), Antonino Schiavone (61 anni, "Nuccio").

Alle 11 presso il comando provinciale dei carabinieri si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperà il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Michele Prestipino.