‘Ndrangheta, sequestro record: 8 tonnellate di cocaina del valore di 8 milioni di euro

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‘Ndrangheta, sequestro record: 8 tonnellate di cocaina del valore di 8 milioni di euro

24 Gennaio 2017

È il più grande sequestro di droga realizzato in Italia: 8 tonnellate, principalmente cocaina ma anche partite minori di hashish, eroina e marijuana,  per un valore che si aggira intorno agli 8 milioni di euro, 15 regioni italiane coinvolte e 54 fermi, di cui 43 già eseguiti. Sono numeri da record quelli della maxioperazione antidroga, denominata “Stammer”, condotta dai finanzieri del Goa di Catanzaro coordinati dal procuratore Nicola Gratteri e dall’aggiunto Giovanni Bombardieri. Nella notte, gli uomini del colonnello Michele Di Nunno hanno stroncato un’organizzazione di trafficanti che aveva base nella provincia di Vibo Valentia.

“Ancora una volta la ‘ndrangheta si dimostra monopolista assoluta del traffico di droga e non si tratta solo di cocaina” ha dichiarato Gratteri che sta seguendo da vicino l’esecuzione dei provvedimenti. Le indagini, infatti,  hanno documentato non solo l’enorme traffico di cocaina proveniente dalla Colombia, ma hanno permesso di rintracciare anche le partite di eroina importate dall’Afghanistan direttamente dalle cosche. “La guerra in Afghanistan ha rafforzato i talebani, che stanno smerciando un’enorme quantità di eroina a prezzo bassissimo” ha confermato il magistrato.

Ma la cocaina rimane il vero core-business dei clan. Grazie alle intercettazioni telefoniche, è stato possibile ricostruire il percorso della “bianca” che, dall’America Latina arrivava nei porti di Gioia Tauro, Genova e Napoli, spesso attraverso una triangolazione con gli scali di Spagna e Olanda. Dopo, sempre i clan si occupavano della distribuzione alle altre organizzazioni criminali italiane, incluse cosa nostra e camorra. “Ormai – aggiunge Gratteri – queste si appoggiano alla ‘ndrangheta per comprare le enormi partite di cocaina che poi smerciano sul territorio”.

La solidità finanziaria acquisita dai clan calabresi permette loro di occuparsi anche della distribuzione internazionale. Grazie alla collaborazione con l’Antidroga britannica, per la prima volta è stato possibile documentare l’ingresso di enormi quantità di droga anche in Inghilterra. E, proprio in queste ore, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio la rete e i contatti dei clan sul territorio europeo.