Negoziati per libero scambio, Verdi e sindacati Usa dicono no
08 Luglio 2013
di redazione
Sono partiti oggi a Washington presso la sede del Dipartimento del Commercio gli attesi negoziati per la creazione di una grande area di libero scambio tra Stati Uniti ed Unione Europea, "T-Tip", Transatlantic Trade and Investment Partnership, in modo da stringere il sodalizio commerciale che già lega le due sponde dell’Atlantico. I negoziati sono stati anticipati dalle polemiche sul datagate, e la Francia aveva chiesto una sospensione o comunque un rallentamento della iniziativa in attesa che Obama facesse chiarezza sullo spionaggio ai danni europei; per adesso tutto tace ma il negoziato è cominciato lo stesso, troppo ghiotta e importante l’occasione di creare una delle più grandi aree di libero scambio al mondo. Per l’Europa, l’allargamento a Ovest porterebbe, dicono gli esperti, un aumento dello 0,5 per cento di PIL annuale della Ue. Al tavolo dei negoziati siedono rl rappresentante al Commercio estero americano, Michael Froman, e la sua controparte europea, Ignacio Garcia Bercero. In America, sindacati e gruppi ambientalisti protestano contro il negoziato denunciando che potrebbe indebolire i consumatori, la sanità e gli altri standard di vita tra le due parti dell’Atlantico.