Nei telefoni delle baby squillo la memoria della riffa pariola
21 Marzo 2014
di redazione
Le utenze delle "baby squillo" dei Parioli sono una miniera per gli investigatori che indagano sul traffico delle giovani sfruttate sessualmente nella capitale. Sarebbero mille i contatti telefonici che gli investigatori hanno raccolto, telefonate, sms, nomi, luoghi della riffa. 50 persone sono finite nel registro degli indagati, l’ipotesi è prostituzione minorile. La procura vuole capire soprattutto chi tirava le fila del giro di cellulari e foto permettendo ai clienti di incontrare Agnes ed Angela, le studentesse minorenni di 14 e 15 anni. Indagini concluse in attesa del rinvio a giudizio per otto persone: i sei presunti sfruttatori e due clienti.