Nel 2010 l’Abruzzo in prima fila per la crescita economica
01 Agosto 2011
di I. M.
L’Abruzzo è al timone della ripresa economica del Mezzogiorno: è quanto emerge dalla preziosa anticipazione del “Rapporto Svimez 2011”, condotto dall’Associazione per lo sviluppo industriale nel Mezzogiorno. Già dai principali indicatori economici dello studio “Nord e Sud: insieme nella crisi, divergenti nella ripresa”– che sarà presentato a Roma il prossimo 27 settembre – si delinea un quadro economico nazionale tutt’altro che roseo, con un Pil che cresce con ritmo nettamente inferiore alla media Ue e le regioni del Sud che manifestano difficoltà strutturali nel reagire ai duri colpi inferti dalla crisi internazionale.
Il panorama economico della nazione per l’anno 2010 è stato il seguente: nel Mezzogiorno si è registrato solo un lieve incremento del +0,2 %, ben lontano dal +1,7 % nel Centro-Nord. Nel decennio 2001-2010 si è evidenziata una media annua negativa del -0,3% nelle regioni meridionali, contro il 3,5% del Centro-Nord, dato sconfortante che sottolinea il perdurante divario di sviluppo fra le due aree. In valori assoluti, il Pil pro-capite nazionale nel 2010 è stato di 25.583 euro (28.869 euro al Centro-Nord e 17.466 al Mezzogiorno). La Lombardia è risultata la regione più ricca in valori assoluti (con 32.222 euro), mentre, fra quelle del Mezzogiorno, è stato l’Abruzzo a conquistare il primato di regione col Pil pro-capite più elevato (21.574 euro), seguito da Molise (19.804), Sardegna (19.552), Basilicata (18.021), Sicilia (17.488), Puglia (16.932) e Calabria (16.657). A livello regionale, la forbice oscilla fra il tasso di crescita-boom del Veneto (+2,8%) e la flessione della Basilicata (-1,3%), con Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo e Marche che registrano un tasso del +2,3%.
Il livello di crescita più elevato nel Meridione conseguito dall’Abruzzo risulta strettamente legato a due fattori: la ripresa nel settore della produzione industriale e le buone performance nel terziario. Il Governatore Gianni Chiodi si è dichiarato "soddisfatto e orgoglioso di questo risultato, che dà dimostrazione della validità dell’azione di risanamento e di sviluppo del territorio, intraprese dall’esecutivo regionale. Lo Svimez – prosegue Chiodi – colloca l’Abruzzo al secondo posto come crescita nel panorama nazionale – dopo il Veneto e a pari merito con Friuli-Venezia Giulia e Marche – e al top come regione traino nel Meridione”. "Sempre al Sud – aggiunge il governatore – siamo stati indicati come la regione con il Pil pro-capite più elevato. Numeri che ovviamente c’inorgogliscono e premiano la tenacia e l’impegno dei nostri imprenditori, che stanno reagendo bene alla crisi internazionale. L’Abruzzo – conclude il Presidente della Regione – sta uscendo alla grande da questo periodo di difficoltà generalizzata e questo grazie agli sforzi del governo regionale ad ai sostegni che siamo riusciti ad ottenere per la ripresa dell’economia. Tutti elementi che c’inducono a proseguire sulla strada dell’ottimismo e della positività”.