Nel balletto sul tetto al contante il Centrodestra guarda all’Europa

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Nel balletto sul tetto al contante il Centrodestra guarda all’Europa

Nel balletto sul tetto al contante il Centrodestra guarda all’Europa

19 Agosto 2022

Il tetto al contante è una di quelle norme che negli ultimi anni hanno mandato al manicomio imprese, commercianti e consumatori. Avevamo una soglia a 12mila euro. Scesa a 2mila. Il Governo Monti l’ha abbassata, il Governo Renzi l’ha rialzata a 3mila euro, il Governo Conte l’ha riabbassata a 2mila.

Conte ha pure cercato di imprimere una ulteriore stretta alla libertà degli italiani di girare con le banconote in tasca cercando di ridurre il tetto a mille euro. La norma avrebbe dovuto entrare in vigore dal gennaio 2022 ma è stata congelata nell’ultimo Milleproroghe in attesa che si capisca cosa fare.

L’incertezza del legislatore

Quello che si capisce fino adesso però è solo l’incertezza del legislatore nel decidere una linea coerente sui limiti all’uso del contante. La coalizione di Centrodestra che si candida a guidare il Paese dopo il voto del 25 settembre vuole rialzare il tetto. Il Centrodestra propone un innalzamento del tetto per i pagamenti tra privati e professionisti allineato alla media Ue. Proposta ragionevole considerando il fatto che il nostro Paese è tra quelli con il tetto più alto per questo genere di transazioni.

Come funziona in Europa

Certo non è che in Europa stiamo messi molto meglio. 16 Paesi europei hanno imposto limiti al contante. 11 non ne prevedono affatto oppure hanno limitazioni di altro genere. In Croazia e Slovacchia il tetto è a 15mila euro. In Francia o Spagna a mille. In Svezia i commercianti possono rifiutarsi di accettare pagamenti in contante. La media Ue è intorno ai 5mila euro. Di conseguenza la nuova normativa italiana dovrebbe alzare il tetto di 4mila euro rispetto a quello esistente.

Difendiamo il principio della libertà di scelta

Sarebbe comunque la metà di quella proposta dall’Unione Europea per trovare una quadra sui pagamenti in contanti tra i Paesi membri, ovvero 10mila euro. Questo al netto del pacchetto di proposte legislative europee per contrastare il riciclaggio di denaro sporco e il terrorismo… Vedremo come finirà la partita sul tetto al contante dopo il voto di settembre. La verità è che la questione dell’uso del cash tira in ballo un principio sacrosanto.

La libertà di scelta dei cittadini nell’utilizzare la forma di pagamento che preferiscono. Allora perché non fare come in Germania? Berlino non ha messo limiti all’uso del cash. Per i pagamenti sopra i 10mila euro, basta esibire il documento di identità.