Nel cuore della City è guerriglia urbana ma gli inglesi se la prendono col Cav.

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Nel cuore della City è guerriglia urbana ma gli inglesi se la prendono col Cav.

02 Aprile 2009

 

Quale sia l’importanza dell’alcol per i british è nota: sbronzarsi non è un tabù sociale come da noi, si beve volentieri in ogni occasione e a chi protesta si ricorda che Churchill fece i migliori discorsi sotto l’effetto del whisky. In tempi di depressione l’uso di alcol aumenta tra i sudditi del Regno Unito e gli inglesi non sono mai stati depressi come ora, con la crisi economica, la banca d’Inghilterra assediata, la Royal Bank of Scotland assaltata, la City attaccata, gli operai brit col pugno chiuso a chiedere british work per british worker, come dei nazionalsocialisti.

L’Inghilterra è la nazione dell’Europa occidentale con più titoli tossici del crac americano, le banche più in pericolo, l’economia più in crisi. Il Times invita addirittura i sudditi di sua maestà a ritirare fuori l’abitudine degli orti di guerra per preparare la cena. In questo mix di whisky, nazionalsocialismo, sterlina sempre più debole, perdita di consenso del Labour, non è il caso di stupirsi se l’editoriale del Guardian del 30 marzo arriva ad affermare che l’Italia ha un Dna fascista, Fini è un vecchio fascista e, Berlusconi, il capo del nuovo fascismo in Italia, è una vergogna per il G20. L’accordo Fiat-Chrysler imposto da Obama alla casa automobilistica americana, la Fiat number one nel settore auto e marchio privilegiato delle esportazioni USA ha senz’altro contribuito ad aumentare il livello di depressione dell’editorialista del Guardian e di conseguenza quello dell’alcol. Anche la BBC d’altronde ci va giù duro, presenta Fini come erede di Mussolini e cita lo spirito” patriotic” del discorso di Berlusconi al congresso di fondazione del Popolo della Libertà per alludere a un’Italia nuovamente fascista.

Per capire in quale stato siano i nervi british, basta tenere conto che è stato considerato un affronto al british pride l’assenza di Carla Bruni al summit di Londra e la decisione della moglie di Sarkozy di vedere Michelle Obama a Strasburgo. Chissà quante risate si farà Carlà, che adora fare innervosire gli uomini. Sarkozy è al centro degli attacchi della stampa inglese per avere minacciato l’abbandono del G20 se non vi sarà una regolamentazione seria del mercato e la Merkel è su posizioni simili. Per il futuro occorre dunque prevedere un aumento del tasso di depressione e di alcolismo. I francesi saranno i soliti mangiarane, i tedeschi i soliti nazisti, gli americani i soliti stupidi coloni che hanno distrutto il sogno d’oltremare britannico e noi italiani i soliti fascisti. Fa parte della retorica british prendersela con tutti e i brit vanno presi come sono, anche perché quando sono sobri e non hanno crisi di nervi sono simpatici: come le vecchie zie, con le loro manie, pettegolezzi, tutti orgoglio e pregiudizio, ma gentili e ospitali.

Per questo, l’editoriale del Guardian non ci impedirà nei prossimi weekend di approfittare della sterlina sempre più debole e di andare a fare shopping a Londra, sperando di non trovare troppe vetrine infrante e soprattutto augurandoci di non trovare altri morti, soprattutto di idraulici peruviani scambiati per terroristi e freddati dalla polizia british senza neppure chiedere loro i documenti. Per il resto, potremmo anche inviare al Guardian una selezione dei migliori vini italiani: business is business e perché non approfittare dell’occasione per aumentare le vendite del prodotto italiano più amato dagli inglesi?