Nella casa del GF se non sai l’italiano non mangi. Mi sa che dimagriranno un casino!

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Nella casa del GF se non sai l’italiano non mangi. Mi sa che dimagriranno un casino!

10 Novembre 2009

Premessa: sono quasi cinque giorni che non tocco una sigaretta e sono decisamente nervosa. Ho già preso un chilo e mezzo e, mentre scrivo, continuo a far puccetta con i biscotti nella tisana ai frutti rossi (!!!). Ergo: non ho nessuna intenzione di essere gentile.

Alessia “Wurstel” (o wrustel, wuster, viuster che dir si voglia) Marcuzzi è bella come il sole e a me già mi girano abbondantemente. Di tutte le cose che ha addosso, l’unica a cui posso avvicinarmi è lo smalto nero sulle unghie. Mi metto sul divano, alzo il volume, recupero un vecchio smalto trovato probabilmente in un “Cioè” dell’era in cui vestivo “Best Company” e attacco con la manicure fai da te. Sbavo subito, ma che ve lo dico a fare? Era ovvio.

L’Alfonsa Signorina è, come sempre, in poltrona. Tra le mani una rosa, questa volta bianca. Gli dona. Ma io ancora mi chiedo: perché? Almeno mi spiegasse qual è il periodo giusto per piantarla, se resiste all’aperto e quante volte al giorno va innaffiata.

La brasiliana Camila a ‘sto giro mi sembra un po’ più composta e ha una camicetta dal taglio maschile che mi piace un sacco. La guardo e penso, aspirando seria dalla mia sigaretta–carota, che forse mi ero sbagliata sul suo conto. Forse non è un mix tra un’oca e una gatta in calore. Forse è una brava ragazza, educata, fine… E mi spiace scoprirlo solo ora che potrebbe uscire dalla casa perché, secondo il grande Fratello, “non sta dando tutta se stessa”. Mentre faccio queste considerazioni mi arriva un sms. Abbasso lo sguardo per pochi secondi, lo rialzo e Camila si sta riallacciando la camicetta. Cos’è successo? Perché aveva le tette di fuori?! Ha dato tutta se stessa? Maledetto SMS, che qualcuno m’illumini! Quel che è certo è che, ovviamente, non è uscita dalla casa. Pochi minuti dopo la ritrovo in confessionale dove mi regala, a freddo (nel senso che nessuno le aveva chiesto niente), una disarmante e lucidissima definizione di sé, ovvero: “Io sono una ESCAGACAZZO”.

La Marcuzzi, complice un amplifon montato male o un’infezione al timpano provocato dal bifidus actiregularis, non la sente e si fa ripetere tutto una seconda volta. Accontentata. “IO SONO UNA ESCAGACAZZO!!!”. Matte risate, la Marcuzzi tentenna, si piega tipo origami, bofonchia, non sa che dire. Io mi chiedo: “chissà se Alessia fuma… E se sì, quante? Avrà mai provato a smettere?”.

Il fatto che Camila sia fierissima di essere un mix tra un’escargot e una rompicoglioni non intacca minimamente quella che nel mio inconscio è l’impresa del secolo: io che smetto di fumare.

Maicol il gay mi rimane un po’ in sordina, caccia qualche urletto saltellando per la casa giusto per continuare a segnare il territorio, mentre Gabriele/Elettra riceve una lettera dalla compagna Gabriella e si commuove (nooo! Vero? Sgrunf). Poi parla, parla, parla che sembra abbia lingua e salivazione infinite e lì si capisce che è ancora un po’ una donna. Sabato finalmente ha fatto outing con i coinquilini. Si è aperto, si è raccontato e loro gli hanno sorriso, hanno fatto “sìsì” con la testolina e poi l’hanno buttato in piscina. Chissà cosa “escagacazzo” avranno capito…

Mauro, il re degli insaccati, viene a me in tutta la sua odiosa magnificenza. Ammiro dei video in cui, avvolto in un accappatoio verde che lo fa sembrare una mortadella aliena, insulta, affronta e si pavoneggia con chiunque nella casa, dalle ragazze ai cuscini, passando per il tavolo di cristallo. Irresistibilmente bullo e malefico, lui per me è un Ligabue che s’è sparato miliardi di Simmenthal in vena. Mi chiedo solo perché se ne vada in giro costantemente inguainato in quell’accappatoio. Poi lo vedo con gli abiti normali e capisco: decisamente meglio la versione dopo doccia…

Veronica dalla bocca (rifatta, eddaje su!) come Angelina Jolie va in confessionale e piange, piange, piange. Non sa manco lei il motivo ma piange. Fanno vedere il suo provino per tentare di calmarla e l’unico risultato è che ora piange due volte: nel provino girato mesi prima e in diretta. Veramente impossibile non notare che quando si dispera butta le labbra indentro, come i miei piedi quando ero bambina. Io me la son (quasi) risolta con un’orribile scarpina ortopedica, forse a lei potrebbe essere d’aiuto un burrocacao al cuoio o evitare di rimpolparsi con le punturine per un po’.

Scopro che nella casa esistono persone che non avevo notato: Diletta (di cui principalmente mi piacciono i vestiti… E poi chissà se fuma, quante ne fuma ecc…), Sabrina, Massimo “Piu Piu” (roccioso e muscoloso ma con delle movenze a volte molto femminili. O le vedo solo io perché sono in astinenza da nicotina?), il bellissimo e castissimo Alberto e l’ancor più bello Davide che, qui lo dico e qui lo nego, forse… (bisbiglio) sa parlare correttamente l’italiano! Quando l’ho sentito, dopo quasi 2 ore di trasmissione, mi sono venute le lacrime agli occhi. Grazie Davide, grazie! Non mi deludere…

A proposito! La prova settimanale, divisa in due manche, era proprio basata sulla conoscenza della lingua italiana. L’hanno persa. Che strano.

Da ricordare la sagace risposta di George “Da Paura” Leonard alla richiesta di Alessia di costruire una frase contenente la parola FAVELLA. Grazie all’aiuto di Massimo “Piu piu” che l’ha indirizzato (più o meno) al significato della parola, la frase proposta dal bel George è stata questa: “Alessia, tu sei una ragazza che comunque, nel gruppo, sai no, comunque potrebbe avere una grande FAVELA”. Non è un refuso. Oltre alla frase incasinata e priva di senso ha usato favela, con una elle sola, al posto di favella.

Camila ha esultato perché ha capito una parola pure lei, finalmente. George si è arrabbiato perché secondo lui: “Il senso c’era”.

Io ho acceso una sigaretta virtuale, ridendo come una matta.

Prova non superata, questa settimana avranno solo 10 euro a testa per sfamarsi. Della serie: “Se non sai l’italiano, non mangi”. Dimagriranno un casino…