“Nella Puglia di Vendola il Tap è un problema politico”

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“Nella Puglia di Vendola il Tap è un problema politico”

16 Gennaio 2014

Dopo la seconda bocciatura del Comitato regionale di valutazione dell’impatto ambientale in Puglia, torniamo a occuparci del Tap (Trans-Adriatic Pipeline), il progetto di gasdotto destinato a unire Caspio, Caucaso e in prospettiva Medio Oriente all’Italia passando per Grecia e Albania. Un’opera giudicata prioritaria dall’Unione Europea che l’ha inserita nelle Reti energetiche trans-europee (Ten-E). Ne parliamo con Paolo Tancredi, deputato del Nuovo Centrodestra e vicepresidente della Commissione Politiche Comunitarie della Camera.

Onorevole, il Via della Regione Puglia ha bocciato per la seconda volta il gasdotto Tap. Un’altra vittoria del fronte del No.

Distinguerei tra il comitato di Valutazione d’impatto ambientale che è un organo tecnico della Regione e i comitati popolari che sono invece espressione delle comunità locali. Teniamo tutti alla importanza del patrimonio ambientale e naturale, messa in evidenza dal parere negativo del Via rispetto al litorale di San Foca, nella marina di Melendugno. Come pure è bene fare chiarezza sulle modalità con cui il Tap si connetterà alla rete nazionale.

C’è un però?

Il parere del Via è consultivo e non significa che l’opera non si farà più. Ricordo che il progetto Tap ha incassato la fiducia della Camera ad ampia maggioranza. Il presidente Letta lo ha definito un’opera strategica. Ce lo chiede l’Europa nel contesto delle strategie di diversificazione energetica e dei grandi piani infrastrutturali per le reti transeuropee. Lo riconosce anche il Via.

Sempre nella zona è previsto l’approdo di un altro gasdotto, il progetto Igi Poseidon, che ha già avuto tutte le autorizzazioni del caso. Dalla Marina di Melendugno il Tap potrebbe spostarsi in altri siti pugliesi? Si parla già del litorale brindisino…

Il Via ha confermato che il Tap è un’opera di interesse pubblico e che per realizzarlo, fatte salve le procedure di valutazione e di controllo dell’impatto ambientale, si potranno prendere in ipotesi habitat prioritari… Insomma, bisogna continuare a cercare un dialogo con le comunità locali, svolgere una funzione di raccordo tra istituzioni e territori e arrivare a una decisione condivisa. Se mai il problema è politico.

In che senso?

Il Gruppo di Sel in Regione Puglia ha commentato la bocciatura del Via come "una straordinaria vittoria dei cittadini". Mi sembra che la Giunta Vendola sul progetto Tap stia facendo la solita battaglia di ambientalismo ideologico trascurando il fatto che i tecnici del Via hanno riconosciuto il valore strategico dell’opera.

Onorevole, che fa, critica l’amatissimo presidente Vendola?

Se andiamo a leggere i dati Istat sul terzo trimestre del 2013 in Puglia scopriamo che sono andati persi migliaia di posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Certo la crisi morde tutta l’Italia, il nostro Sud la sta pagando a caro prezzo, ma gli alti tassi di disoccupazione nella Regione regina del "green" e nemica delle grandi opere infrastrutturali come i gasdotti dimostrano che certe ricette della "sinistra del no" non aiutano il nostro Paese a uscire dal declino.