Nelle Marche c’è stato il sorpasso perché il Pdl ha saputo capire la gente

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Nelle Marche c’è stato il sorpasso perché il Pdl ha saputo capire la gente

08 Giugno 2009

Nelle Marche c’è stato il sorpasso: una delle roccaforti della sinistra, ha visto la netta affermazione del PDL, sostenuto dalla Lega Nord, e un forte arretramento del PD, il partito che governa questa regione.

Un risultato senza precedenti, già oggetto di tante interpretazioni, soprattutto da parte del Partito Democratico, alla disperata ricerca di giustificazioni e chiavi di lettura che rendano meno amara la pillola. Un tentativo puerile di non voler guardare in faccia la realtà, che mai come in questo momento, invece, merita di essere analizzata dall’interno dello stesso partito.

Ma va bene così, il PD avrà tempo di accorgersi dei suoi errori e, finché non lo farà, si indebolirà progressivamente.

Quello che mi preme mettere in evidenza, è che il sorpasso non è solo frutto del mal governo locale e della cattiva politica condotta dal PD in ambito nazionale. Nelle Marche il PDL è riuscito a costruirsi una sua credibilità, avviando un processo di consolidamento già dalle politiche del 2006 con Forza Italia.

La conquista di una rappresentanza in parlamento, ha avuto il sicuro pregio di spostare l’attenzione degli elettori meno convinti, su un partito ancora giovane, ma con tutti i presupposti per potersi affermare in futuro: FI è riuscita a fare propri e a trasferire nel PDL valori su cui si fonda la cultura regionale. Questa è una terra con una forte presenza imprenditoriale , ma con una altrettanto forte capacità di conciliare questa vocazione con le politiche del lavoro; i marchigiani hanno una forte propensione all’accoglienza e alla coesione sociale, ma non vogliono tradire la loro spiccata identità, che è un’identità molteplice, perché non a caso siamo una regione cosiddetta “al plurale”; i marchigiani sono anche gente schietta e concreta, attenta ai risultati.

Ecco allora che, alla luce di questa semplice analisi, il crollo della sinistra può essere facilmente spiegato: quello che essa predica e persegue, è molto lontano dalla realtà e, soprattutto non porta frutti.

Nelle prossime ore avremo modo di approfondire le valutazioni sul voto, ma quello che credo sia importante tenere ben presente sin da subito, è la necessità delle forze di centro destra di impegnarsi per capitalizzare un risultato storico, con grande coesione e senza personalismi: i marchigiani ci hanno dato il loro segnale favorevole e la sinistra, mantenendo l’atteggiamento di supponenza che sta dimostrando, nonostante tutto anche in queste ore, non farà che facilitarci il compito.

* Francesco Casoli è un senatore  (PdL) e imprenditore italiano