Nelle Marche l’alternativa ai due Mattei
17 Maggio 2015
La partita che si sta giocando nelle Marche verso le ormai imminenti elezioni Regionali di fine Maggio esalta il progetto di Area Popolare, l’idea che in Italia possa costituirsi, partendo dai territori, una nuova forza alternativa al Pd e alla destra lepenista. Una forza capace di coprire quella vasta prateria di elettori che non accettano i toni estremi della propaganda di Salvini e che non vogliono convergere a sinistra.
Grazie al progetto di Marche 2020 e con la candidatura di Gian Mario Spacca, “ci sono le condizioni” per avere “un grande consenso” verso il nostro progetto politico, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, presidente di Ncd, in conferenza stampa ad Ancona. Con lui, il governatore uscente, Spacca, ricandidato con Marche 2020-Ap, candidatura sostenuta anche da Forza Italia.
Non con la sinistra ma soprattutto non con la “brutta destra” salviniana che vorrebbe portarci fuori dall’Europa proprio quando la ripresa sembra mostrare i primi segni e in un contesto favorevole per le nostre esportazioni. “Quella destra lì,” ha detto Alfano, “non ha nulla a che fare con la candidatura di Gian Mario Spacca. Fra quella destra e la sinistra, in mezzo, c’è uno spazio enorme, una grande prateria, che nelle Marche è in grado di dare un grande risultato elettorale”.
Spacca avrebbe potuto restare nell’area democrats, dopo due mandati su cui nessuno ha avuto nulla da ridire, dopo aver portato a casa tanti risultati e avendo altrettanti crediti da riscuotere. Invece ha preferito rischiare, mettersi in gioco ancora una volta, puntando a vincere la scommessa del nuovo popolarismo. Le Marche, ha concluso Alfano, sono una Regione che ha messo a segno “un forte percorso riformatore e non può fare marcia indietro, consegnando il governo della giunta al Pd e alla vecchia burocrazia di sinistra”.