Net Neutrality, Tancredi: Concorrenza, non regole preventive
11 Giugno 2015
di redazione
“Internet è il più grande esempio di innovazione del libero mercato nella storia dell’umanità. Dal 1996 ad oggi abbiamo, infatti, assistito a un’esplosione di Internet grazie all’assenza di una vera e propria regolamentazione da parte dei Governi. Negli Stati Uniti in questi ultimi 15 anni sono stati investiti 1.3 trilioni di dollari e, rispetto all’Europa, sono stati fatti più del doppio degli investimenti, sia sulla telefonia mobile sia sulla rete wireless. Tutto questo grazie a una light-touch regulation che ha permesso agli operatori di investire”.
Così l’On. Paolo Tancredi, Vice Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati e membro della Commissione “Internet Bill of Rights”, risponde alle dichiarazioni del Sottosegretario alle Telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, circa la posizione del governo sulla Net Neutrality.
L’On. Tancredi continua asserendo che “le regole enunciate dalla FCC il 26 febbraio scorso – sotto dettato del governo americano e del Presidente Obama – non sono sicuramente un modello per il futuro. La Net Neutrality, così come concepita dalla FCC, è una soluzione che non funziona per un problema che, tra l’altro, non esiste. A fronte di ciò l’Europa e l’Italia dovrebbero guardarsi dal recepire tale modello, dove verranno imposte norme più costose per i fornitori di banda larga, i quali stanno già iniziando a tagliare gli investimenti oltreoceano”.
L’Onorevole cita, tra l’altro, la sua recente missione a Miami nell’ambito del “Telecommunications & Media Forum”, organizzato dall?International Institute of Communication, in cui era presente come unico relatore parlamentare italiano ed europeo. “Nei giorni del TMF di Miami ho avuto modo di parlare con tantissimi attori del mercato che mi hanno confermato le loro criticità e le forti perplessità sulla nuova proposta della FCC che creerà tanta incertezza, con annesso blocco degli investimenti. Come sottolineato più volte anche dal Commissario FCC Ajit Pai, che ha votato contro la decisione dell’autorità sulla Net Neutrality, occorrono norme che promuovano gli investimenti nella rete e nell’innovazione e un mercato libero dello spettro”.
Tancredi conclude affermando che “la concorrenza, principio cardine di ogni democrazia liberale, e non la regolamentazione preventiva, è la via migliore per promuovere il benessere dei consumatori”.