Netanyahu: “Pronto a una partnership con i palestinesi”
25 Marzo 2009
di redazione
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu dichiara di essere pronto ad essere "un partner di pace per i palestinesi" ed è disposto a proseguire i negoziati con l’Anp di Abu Mazen. Dopo l’accordo raggiunto con i laburisti di Ehud Barak, Netanyahu si rivolge ai palestinesi promettendo di favorire gli investimenti in Cisgiordania per migliorare la qualità della vita della popolazione.
La distensione è anche un messaggio rivolto a Washington per tranquillizzare il presidente Obama che ieri aveva espresso inquietudine per il futuro del processo di pace e per la soluzione dei "due popoli/ due stati", temendo la costituzione di un governo israeliano composto in prevalenza da partiti confessionali e di destra.
L’ambasciatrice di Israele all’Onu, Gabriella Shalev, ha ribadito che il governo israeliano "resta impegnato nella ricerca della pace". Il ministro laburista Yitzhak Herzog ha spiegato che il nuovo governo di Netanyahu cercherà di ottenere degli accordi di pace regionali, con soluzioni adeguate per la Cisgiordania da una parte e per Gaza dall’altra.
I palestinesi hanno reagito con cautela alle aperture israeliane. Secondo Nabil Abu Rudeina, uno dei consiglieri di Abu Mazen, le parole di Netanyahu sono troppo vaghe e dovranno essere verificate in base alle azioni del nuovo governo.
Intanto Netanyahu continua a tessere la sua tela: si è accordato con gli ortodossi di Shas, con la destra di Israel Beitenu, con i laburisti, con il piccolo partito "Focolare ebraico", di ispirazione nazional-religiosa e vicina al movimento dei coloni. La presentazione alla Knesset del nuovo governo dovrebbe avvenire la settimana prossima.
Ma le polemiche non mancano. Il Likud e Israel Beitenu avrebbero raggiunto un’intesa segreta per la estensione della colonia di Maaleh Adumim, fino a collegarla all’area metropolitana di Gerusalemme. In passato il progetto è stato più volte congelato dopo le critiche rivolte dall’Anp e dagli Stati Uniti.
Sempre nel partito laburista non si placano le polemiche dopo la decisione di Barak di entrare nel governo Netanyahu. Secondo il segretario organizzativo del partito Cabel "Il nuovo governo sarà di destra. Netanyahu e Lieberman daranno gli ordini e Barak li eseguirà. Mi vengono i brividi".