New York: musicista iraniano spara e uccide la band rivale
11 Novembre 2013
di redazione
Poco dopo mezzanotte di ieri un uomo è entrato con una semiautomatica in una casa al 318 di Maujer Street, zona di loft e artisti a pochi passi dal cuore di Williamsburg, nel quartiere di Brooklyn a New York, e ha sparato a tre persone uccidendole e ferendone una quarta e poi si è tolto la vita. Era un musicista rock. Due delle vittime – tutte tra i 20 e i 30 anni – erano componenti della band indie iraniana, The Yellow Dogs. Secondo quanto dichiarato dal loro manager, Ali Salehezadeh, il terzo ragazzo ucciso faceva parte di un’altra band e il solo superstite è il cantautore e scrittore Ali Eskandarian, anch’egli iraniano, che faceva parte della stessa etichetta delle altre due band. Gli Yellow Dogs erano scappati da Teheran, loro città di origine, dopo che un film sulla scena underground iraniana li aveva resi noti al pubblico ma anche alla polizia locale. Negli Stati Uniti avevano il visto di rifugiati e la loro carriera era in ascesa tanto da richiamare in America un’altra band con cui condividevano la clandestinità a Teheran, i Free Keys. A un certo punto i rapporti tra le band si guastano e Ali Rafie, detto Ak, bassista dei Free Kays viene allontanato dal gruppo. il rancore del bassista estromesso è cresciuto a dismisura tanto che l’uomo si è recato ieri nella palazzina dove vivevano gli altri ragazzi e ha aperto il fuoco, per poi scappare in terrazza e suicidarsi con un colpo di fucile alla tempia.