Newt Gingrich è l’unico con la testa e l’esperienza per battere Barack Obama

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Newt Gingrich è l’unico con la testa e l’esperienza per battere Barack Obama

09 Dicembre 2011

A chi gli chiede come farà a fronteggiare i problemi finanziari della sua campagna elettorale, risponde con la risata di chi nella vita ha risolto grattacapi ben più gravi. Mentre qualcuno del calibro di Karl Rove si domanda come possa il suo disorganizzato staff competere con le macchine schiacciasassi degli altri candidati, lui é in viaggio tra una conferenza a Manhattan e un altro round di strette di mano nelle piccole assemblee comunali di qualche villaggio della campagna Americana o alla presentazione del suo ultimo sforzo letterario.

Newton Leroy Gingrich, semplicemente “Newt” per gli Americani, é la faccia più calma e ottimista del Partito Repubblicano. La sua campagna per la nomination Repubblicana alle elezioni presidenziali del 2012 sembrava sull’orlo del baratro sei mesi fa, quando quasi tutti i suoi collaboratori diedero le dimissioni. Ma oggi, a meno di un mese dalle primarie in Iowa, Newt é in testa ai sondaggi di ben 12 punti, e rappresenta la speranza più concreta per tutti quei conservatori che non si rassegnano a vedere Mitt Romney ed il suo sorriso di plastica arraffare la nomination.

Romney è un centrista che modella le proprie opinioni sui sondaggi e si distanzia poco da Obama su temi come l’ecologismo e il welfare. Newt invece è un vero conservatore anglosassone, che vuole ridurre il ruolo dello stato nell’economia e tornare ai principi fondamentali delineati dai Padri Fondatori nella Dichiarazione d’Indipendenza. “Lo stato non crea posti di lavoro, sono i cittadini e le imprese a crearli”, ripete Gingrich, ricordando studi di economia ed esempi del passato (da Reagan agli anni ’90, quando la disoccupazione era ad un paradisiaco minimo del 4%, contro il 9% attuale).

Al di là delle idee e dei progetti, Newt ha anche un curriculum notevole: Speaker della Camera dal 1995 al 1999, sotto la sua leadership i Repubblicani costrinsero Bill Clinton a concentrarsi sulla riforma del welfare, dando un limite temporale agli assegni di assistenza e restituendo più poteri ai singoli stati, che conoscono meglio la situazione sul loro territorio e possono gestire più efficacemente gli aiuti alle famiglie in difficoltà. Sempre grazie a lui, il governo federale passò nel 1998 il primo pareggio di bilancio dal 1969, un’impresa straordinaria che gli elettori non dimenticano, considerando i 14 trilioni di dollari di debito con cui gli USA devono fare i conti oggi.

La lenta ma costante ascesa di Newt nei sondaggi é anche dovuta al disincanto dell’elettorato conservatore verso gli amori della prima ora, Herman Cain e Rick Perry. Il primo é stato reso ineleggibile dalla campagna d’odio promossa dai mass media di sinistra sfruttando alcune accuse di molestie sessuali (mai provate) nei suoi confronti. Il secondo si é dimostrato un prodotto Texano non esportabile sullo stage nazionale, con performance disastrose ai dibattiti per le primarie andati in onda su Fox, CNN ed altre reti nel corso degli ultimi mesi. Al contrario, proprio l’atteggiamento posato ed erudito di Newt nei dibattiti potrebbe essere una delle chiavi per comprendere i suoi eccezionali progressi nei sondaggi.

Gingrich, che ha un dottorato e prima di scendere in politica era professore di Storia, sa convincere gli ascoltatori di ogni ceto sociale e livello culturale attraverso la giustapposizione di statistiche ed esempi concreti. Inoltre, fin dai primi dibattiti, si é mostrato come il più maturo della classe: mentre Perry e Romney si attaccavano furiosamente, Newt rispondeva con precisione all domande, rifiutava lo scontro con gli altri candidati, e ricordava a tutti che il vero avversario é lo statalismo antiamericano di Obama. Infine, bisogna notare che Gingrich, pur essendo un solido conservatore, ha dimostrato di preferire il buon senso alle rigide linee degli schieramenti politici: un esempio possono essere le sue idee in tema di immigrazione, diverse da chiunque altro nel Partito Repubblicano.

I milioni di immigrati illegali, secondo l’ex Speaker della Camera, non possono né ricevere immediatamente la cittadinanza (come vorrebbero i Democratici), né essere trattati come criminali (come vorrebbero alcuni Repubblicani), né rimanere nel limbo dell’illegalità e dell’incertezza (come in questo momento): bisogna invece creare un percorso legale per regolarizzarli tutti (seppur senza svendere la cittadinanza Americana) ed anche in certi casi facilitare l’ingresso dei nuclei familiari rimasti nel paese d’origine. Ovviamente, tale posizione originale potrebbe dimezzare i consensi di Newt in Iowa (dove i contadini soffrono la concorrenza sleale delle piantagioni Californiane coltivate dagli irregolari messicani), ma allo stesso tempo potrebbe lanciarlo nei sondaggi nazionali.

E’ possibile che Gingrich stia già pensando al dopo-Iowa. Oppure, é possibile che stia semplicemente provando a fare ciò che politici di plastica come Romney non riusciranno mai a fare: essere sé stesso. Il riflessivo, esperto e sofisticatamente pragmatico Newt può concedersi anche questo.