Nigeria, Boko Haram in un video: “Basta combattere è finita”
25 Marzo 2016
Abubakar Shekau, leader del gruppo terrorista Boko Haram nella provincia dell’Africa occidentale dell’Isis, sarebbe tornato a parlare in un filmato apparso su Youtube dopo un’assenza durata circa un anno.
Investigatori, uomini dell’esercito ed esperti di intelligence stanno analizzando ogni singola parola degli oltre 7 minuti di video in cui Shekau avrebbe affermato che la sua leadership all’interno del gruppo sarebbe terminata e che sarebbe giunta l’ora di deporre le armi dopo 7 anni di guerriglia e attentati terroristici per destabilizzare il governo centrale nigeriano.
Fonti dell’esercito nigeriano hanno confermato alla Bbc Radio che si trattava di un chiaro messaggio di resa da parte di Shekau. Quest’ultimo sarebbe sfiancato dai ripetuti attacchi dei militari che nelle ultime settimane hanno intensificato le operazioni nei confronti del gruppo terrorista soprattutto nella foresta di Sambisa, roccaforte di Boko Haram. Da settimane l’esercito nigeriano era riuscito ad interrompere i rifornimenti alimentari e di benzina in modo da costringere alcuni guerriglieri ad arrendersi stremati dalla fame.
Il direttore di SignalRisk agenzia di sicurezza e intelligence in Africa ha affermato che: «Il volto di Shekau nel video è molto sfocato forse per evitare un preciso riconoscimento, inoltre il simbolo di Boko Haram non è attualizzato». Affermazioni che però in un certo senso aumentano i dubbi sulla effettiva presenza di Shekau in video, più volte dato per morto negli ultimi due anni.
Sul sito del ministero della difesa nigeriana si legge, in una nota il monito alla popolazione di non abbassare la guardia durante le festività pasquali, a prescindere dalla veridicità o meno del video.
Il Ceo di Mosecon, security consulting group, sostiene inoltre che: «Il potere di Shekau si è notevolmente ridotto, a cominciare dalla propaganda, mai apparsa così amatoriale e priva di messaggi minatori nei confronti del governo nigeriano». E che per la prima volta, Shekau, noto per i suoi modi rudi, è apparso mansueto e solitario, solo con un kalashnikov in spalla e senza altri militanti a fianco. Se fosse confermata la traccia audio in cui afferma che «il suo lavoro è terminato», bisognerà solo capire se con la sua abdicazione si pone la parola fine anche a Boko Haram oppure se la resa dei fedelissimi è ancora lontana.