No Tav, due anni ai giovani arrestati. Molotov, chiodi, materiale esplosivo
14 Marzo 2014
di redazione
Due anni e due mesi agli attivisti No Tav, Forgione e Rossi, condannati anche a 5mila euro di multa per aver prodotto e confezionato oggetti esplosivi e incendiari per attccare il cantiere di Chiomonte. I due, bergamaschi, erano stati arrestati dopoi che le forze dell’ordine li avevano trovati in possesso di molotov, chiodi, tubi in plastica e altro materiale esplodente. L’accusa aveva chiesto 6 anni di condanna. Nella sua requisitori il pm ha precisato che "non ci interessa l’aspetto ideologico della lotta al Tav, ci interessa la gravità del fatto". Secondo la difesa, "Si tratta di due ragazzi che lottano per cause morali e sociali rilevanti, e per questo, oltre alle attenuanti generiche, meritano l’attenuante specifica". Sempre secondo il legale "La Tav è una truffa perché la linea ferroviaria esistente non è affatto satura e l’Europa non ci chiede di farla. La vuole una cupola di potenti. Forgione e Rossi sono due giovani incensurati che lottano per alcuni valori sanciti dalla nostra Costituzione come la tutela dell’ambiente, del paesaggio e il buon andamento della pubblica amministrazione". Secondo il difensore i ragazzi trasportavano solo fuochi d’artificio e razzi "per infastidire e illuminare".