Nogarin e Uggetti, Livorno e Lodi: c’è una differenza
08 Maggio 2016
Filippo Nogarin e Simone Uggetti. M5S e il Pd. Livorno e Lodi. Nella sfida che si è aperta a chi prende più arresti o avvisi di garanzia tra i due principali partiti italiani, il tutto sotto elezioni comunali, il Pd ha gioco facile a dire che i grillini non possono vantare più la purezza di un tempo, con lo stato maggiore democratico impegnato a ripeterlo tutto il giorno, ieri è stato un continuo, dal ministro Boschi a Debora Serracchiani e via dicendo.
“E poi c’è Grillo. Quello che gli indagati non sono tutti uguali: ci sono i puri (M5S) e gli impuri tutti gli altri”, ha scritto su Twitter il deputato livornese del Pd, Andrea Romano, dopo che Grillo in sostanza aveva detto a Nogarin, vai avanti, siamo con te.
“Noi siamo garantisti e lo siamo anche con il sindaco di Livorno raggiunto da avviso di garanzia non come gli esponenti del Movimento che sono garantisti con i loro e giustizialisti con gli altri”, ha rincarato la dose il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, durante un’iniziativa nel bresciano.
“Di Maio era a Lodi questa mattina, mi auguro – aggiunge – che domani vada a Livorno a chiedere le dimissioni del suo sindaco”.
“Se ci dovessero essere delle condotte contrarie al Movimento5stelle o alla legge non è che il Movimento attende la condanna di terzo grado come fanno gli altri, assolutamente, e quindi Nogarin ne trarrà le conseguenze. Ma io sono fiducioso, siamo stati noi a portare i libri in tribunale con la richiesta di concordato preventivo”, ha detto Alessandro Di Battista del M5s ai microfoni di Repubblicatv.
Di Battista ha provato a metterla giù così: “In un certo senso, siamo stati i primi – spiega – che hanno permesso di metter mano in questa azienda con 42 milioni di debiti, anche causati dal sindacato e dal Pd siamo stati noi”.
“L’essenziale è spiegare ai cittadini tutto, io sono convinto che delle nostre idee e della giustizia dei nostri comportamenti”. Nogarin ha detto che è pronto a lasciare? “Vediamo un po’ i prossimi giorni, non sappiamo – dice ancora Di Battista – di cosa si tratta. Attendiamo i prossimi giorni”.
Ora al di là delle schermaglie sempre più imbarazzanti per i due grandi partiti, resta una differenza sostanziale che deve essere sfuggita al ministro Boschi e ai vertici piddini. Nogarin, appena ha saputo dell’avviso di garanzia, ha subito detto: sono pronto a dimettermi.
Il sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti, arrestato per per turbativa d’asta, è ancora in sella. La giunta operativa mentre il primo cittadino è a San Vittore. Il vice sindaco, riporta il grillino Di Maio, “dice ‘andiamo avanti con massima fiducia’”. Beh, fatte salve le garanzie di tutti e senza voler accusare nessuno visto che di norma non dovrebbero parlare i partiti ma le sentenze, detto tutto ciò, forse qualche differenza tra Nogarin e Uggetti, Livorno e Lodi, c’è.