Nomadi. Concluso il censimento,registrate oltre 12mila persone
23 Ottobre 2008
di redazione
E’ finita l’era dei campi nomadi, inizia quella dei "villaggi attrezzati". Conclusa la fase del censimento, il ministero dell’Interno annuncia lo sgombero di tutti gli accampamenti abusivi di Roma, Napoli e Milano. Complessivamente i nomadi censiti in queste tre città sono oltre 12mila ma altrettanti, stima il Viminale, sono andati via prima che arrivassero le forze dell’ordine.
Al posto dei campi abusivi sorgeranno dei "villaggi attrezzati", strutture predisposte con servizi di acqua corrente, elettricità e raccolta spazzatura "che ospiterranno solo chi ha diritto a stare in Italia. Gli altri saranno espulsi". Il piano è stato presentato dal ministro Roberto Maroni al termine di un incontro con il prefetto di Roma, Carlo Mosca, quello di Milano, Gian Valerio Lombardi, e quello di Napoli, Alessandro Pansa, nominati a giugno dal Viminale commissari straordinari per "l’emergenza nomadi", che hanno consegnato i dati definitivi sul censimento.
Alla conferenza stampa era previsto il loro intervento, ma all’ultimo minuto gli addetti hanno portato via dal tavolo le bottigliette d’acqua e le targhette con i nomi. "Si sono già messi a lavorare", ha tagliato corto Maroni. Ma questo potrebbe essere un segnale. I dissapori tra il Viminale e il prefetto Mosca, in particolare, sono noti. Mosca infatti avrebbe un approccio più ‘morbido’ di Maroni sulla questione dei nomadi e in questi mesi ha giocato di sponda con la Croce Rossa, che ha portato avanti il censimento a Roma, per contenere gli interventi di polizia e mettere l’accento sulla necessità di interventi sociali. Alla domanda di un cronista circa la possibilità di una sua imminente sostituzione alla guida della prefettura di Roma Maroni ha risposto: "Non commento le voci". E bocche cucite anche in prefettura. "Non era previsto l’intervento dei commissari", spiegano.
I risultati delle operazioni di censimento sono stati presentati perciò solo da Maroni. Nei campi sono state registrate 12.346 persone, di cui 5.436 minori. Si stima, ha aggiunto Maroni, che altre 12mila persone circa abbiano lasciato gli accampamenti per non farsi registrare. "Questo è l’effetto più importante della nostra iniziativa", ha affermato il ministro, spiegando che "rilevazioni aeree fatte nel mese di giugno avevano trovato molti campi che si sono rivelati poi vuoti". Complessivamente, nelle tre città sono stati individuati 167 accampamenti, di cui 124 abusivi. Lo sgombero degli accampamenti irregolari è in realtà iniziato da mesi. A decine, fin dall’estate, sono stati rimossi con l’intervento di polizia, carabinieri e in alcuni casi anche dell’esercito. Ora l’intervento sarà evidentemente più sistematico. Ma anche i campi autorizzati, ha precisato il titolare del Viminale, non necessariamente eviteranno la chiusura, perché "non sempre ci sono i servizi igienico-sanitari adeguati".
Maroni ha citato il caso del campo di Roma Casilino 900 che "è autorizzato, ma ci sono cumuli di immondizia alti cinque metri". Per loro si deciderà cosa fare caso per caso insieme agli enti locali, ha spiegato Maroni. Qualcuno sarà trasformato in "villaggio attrezzato", mentre qualcuno sarà sgomberato e chiuso. "Vogliamo creare – ha aggiunto Maroni – un modello che possa essere applicato in tutta Europa, che sia riconosciuto come una delle best practice". Una volta individuate le aree adatte e realizzati i nuovi "villaggi attrezzati", sarà avviato un piano per l’avviamento scolastico dei minori, "tra i quali il tasso di scolarizzazione è molto basso".
L’intero programma sarà portato a termine, ha spiegato il ministro, "entro maggio o al massimo giugno" del 2009 rispettando, ha precisato, i tempi stabiliti nell’ordinanza sull’emergenza nomadi che "avevano previsto un anno a partire da giugno 2008. Avevamo programmato di concludere il censimento entro il 15 ottobre e l’abbiamo fatto. Rispetteremo – ha aggiunto Maroni – anche l’altra scadenza". "Va da sè – ha aggiunto – che non consentiremo l’apertura di nuovi campi abusivi".
Per ora il censimento dei campi nomadi è costato alle casse dello Stato tre milioni di euro. Si tratta di una cifra, ha precisato Maroni, "già prevista nell’ordinanza". Per la seconda fase, quella dello sgombero dei campi abusivi e della realizzazione dei villaggi attrezzati, "non abbiamo ancora una stima". Terminati gli interventi su queste tre città, ha concluso il ministro, "valuteremo l’opportunità di estendere il monitoraggio a tutti gli enti locali che ce lo chiederanno. Alcuni – ha sottolineato – si sono già detti disponibili alla trasformazione dei campi nomadi in villaggi attrezzati".
Dpn
fonte: APCOM