Oggi solo Fiamma Nirenstein sul Giornale ricorda l’
11 Settembre, l’attacco del terrore islamico contro l’America e l’Occidente.
Sono trascorsi molti anni da allora, abbiamo combattuto al fianco degli iracheni e degli afghani che volevano libertà e democrazia, abbiamo decapitato al qaeda che però cambia nome, cerca sempre nuovi paradisi del terrore, nella guerra infinita scatenata da chi odia il nostro modo di vivere e la nostra civiltà, in America, in Europa, contro Israele.
L’internazionale del terrore antioccidentale avanza, dall’Africa al Medio Oriente all’Ucraina. Non dobbiamo dimenticare cosa accadde 20 anni fa, leggiamo Fiamma Nirenstein e rileggiamo Oriana Fallaci, perché sono due donne che chiamano le cose col loro nome. La guerra è guerra, il nemico è nemico, il terrorismo islamico questo è anche se ogni volta si fatica moltissimo a definirlo tale.
Le democrazie liberali continuano ad essere minacciate da nemici forti e pericolosissimi. Non possiamo fingere che vada tutto bene, non possiamo accontentarci di un mondo così, oppresso, povero e infelice. Non dimentichiamo cosa accadde un luminoso quanto sanguinoso giorno di settembre a New York più di venti anni fa.