Non dimentichiamo gli italiani deportati nel campo di Bairagarh

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Non dimentichiamo gli italiani deportati nel campo di Bairagarh

17 Maggio 2011

Finalmente qualcuno si ricorda dei 66.732 prigionieri di guerra italiani, che – trasferiti in India tra l’inizio del 1941 e la fine del 1942 – passarono là lunghi “anni senza vita e senza domani”. Da oltre 3 anni mi dedico alla stesura di un libro, giunto quasi a conclusione, sulla prigionia di mio padre, bers. Bruno Spaccapeli, POW n. 60397, detenuto nei campi del Raggruppamento n. 2 di Bairagarh (Bhopal) e rientrato in Italia l’11 agosto 1946 sul piroscafo Straithard, lo stesso di Benardelli. I campi erano 8, contrassegnati dal n. 9 al n. 16, ogni campo era diviso in 5 wings. Il libro ha il suo filo conduttore nel carteggio, composto da oltre 400 lettere, tenuto tra mio padre ed i suoi genitori dal 1941 al 1946.

Le mie ricerche si sono dimostrate molto difficili perché ben poco è stato scritto sui campi di Bairagarh (altrettanto si deve dire per quelli di Bangalore e di Ramgarh, campi dove erano internati i sottufficiali ed i militari di truppa), mentre le informazioni su Yol sono ricche e ben documentate dalla numerosa memorialistica pubblicata sia nel dopoguerra che anche recentemente (a Yol i POW erano tutti ufficiali, a parte i pochi soldati addetti ai servizi, credo 500). Alcune notizie su Bairagarh le ho rintracciate in documenti o testi inglesi, soprattutto in riferimento all’esperimento del Political Warfare Executive, denominato Italia Redenta (o Italia Libera) prima dell’armistizio. Altre le ho rintracciate nei racconti degli ufficiali passati da Bairagarh e poi trasferiti alle pendici del Monte Nodrani, Leonida Fazi e Ferdinando Bersani.

Ora le mie nuove per voi: (1) presso la British Library, Asia, Pacific and Africa Collection sono tenuti gli elenchi alfabetici di tutti i prigionieri di guerra italiani in India, compilati dal Pow Information Bureau, QG di New Delhi, con grado, numero di matricola, corpo di appartenenza e campo di prigionia, oltre a successive annotazioni che riguardano i trasferimenti di campo, la data di liberazione e la destinazione. Purtroppo non sono consultabili on-line (almeno io non ci sono riuscito), (2) Frà Ginepro da Pompeiana, al secolo Antonio Conio, era internato a Bairagarh e rientrò in Italia nel marzo del 1943 nell’unico scambio di prigionieri avvenuto tra italiani ed inglesi durante la guerra, (3) parto per Bairagarh (Bhopal) il 2 marzo, porterò i vostri saluti a chi non è più tornato.