Non si ferma l’ondata migratoria, a Bari si continua a lavorare per garantire l’accoglienza

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Non si ferma l’ondata migratoria, a Bari si continua a lavorare per garantire l’accoglienza

06 Aprile 2011

di A.R.

Sono stati tutti identificati, sottoposti a visite mediche e sistemati nei moduli abitativi del Cara di Bari-Palese i 300 immigrati provenienti da Lampedusa, sbarcati nella tarda serata di ieri nel capoluogo pugliese. La notizia dell’arrivo di una nuova ondata di profughi era stata già annunciata ieri, a conclusione di una riunione tenuta nella prefettura di Bari per organizzare l’accoglienza degli immigrati in tutta la Regione.

Nel vertice di lunedì, a cui hanno partecipato i prefetti, i rappresentanti di comuni e province pugliesi, Croce Rossa e Caritas, era stata raggiunta la duplice intesa sulla possibilità di chiedere al Governo lo smantellamento della tendopoli di Manduria e una distribuzione più equa del carico di profughi tra tutte le regioni e i comuni italiani. Impossibile stabilire con certezza il numero di profughi da accogliere in Puglia: forse 4mila. Per la loro sistemazione saranno utilizzati gli immobili in disuso previsti dal piano regionale di Protezione Civile, vale a dire scuole, palestre ed edifici dismessi.

Intanto, nella tendopoli di Manduria si lavora senza sosta per realizzare gli scavi degli impianti idrici. Nel campo di contrada Paione si sta cercando di allestire, nel minor tempo possibile,  anche i terminali e le attrezzature per il rilascio dei permessi di soggiorno temporaneo ai 900 tunisini ospiti della struttura. Particolare attenzione all’accoglienza ai migranti è stata svolta dalle Ferrovie dello Stato con un servizio straordinario di informazione. In collaborazione con la polizia ferroviaria, FS  ha predisposto infatti un piano di sicurezza e informazione. Nelle stazioni di Bari centrale, Oria, Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana, Grottaglie, Lecce, Brindisi, Taranto, Potenza, in Basilicata, da oggi gli ordinari messaggi di attenzione (per avvertire dei treni in arrivo o in transito o informare sui divieti di avvicinarsi troppo ai binari) saranno tradotti anche in lingua araba e francese, corredati da appositi cartelli informativi.